Eccellenza, respinto il ricorso della Juventina sul caso guardialinee

I giudici sportivi respingono il ricorso della squadra biancorossa, inflitta multa da 150 euro per insulti alla terna.

La gara di Eccellenza tra Juventina Sant’Andrea a Spal Cordovado del 13 marzo è regolare. I giudici sportivi territoriali hanno infatti respinto il ricorso presentato dalla squadra di Gorizia, dopo che quest’ultima ha perso 2-1 la sfida in casa dopo il subentro di uno dei due assistenti dell’arbitro. Durante il secondo tempo, infatti, il primo assistente Alberto Beltrame della sezione di Udine ha dovuto fermarsi a causa di un infortunio, facendo rimanere da solo il collega Stefano Tomasetig con gli assistenti di parte.

Qualche minuto dopo, è stato Francesco Allotta, fischietto della sezione di Gradisca d’Isonzo, a prendere il posto del guardialinee. Il giovane era sugli spalti per guardare la partita, dopo averne diretto un’altra la stessa mattina. Su richiesta dell’organo tecnico, ha quindi preso la divisa e la bandierina ed è sceso in campo. Poco prima del fischio finale, la squadra del pordenonese è riuscita a segnare il gol del vantaggio, provocando la rabbia della società di casa che richiedeva una posizione di fuorigioco dell’attaccante.

A questo si aggiungono recriminazioni varie nel corso del match sull’arbitraggio. Per questo, i biancorossi hanno presentato poche ore dopo formale richiesta di non omologare il risultato, ripetendo quindi la gara. Appello respinto dai giudici sportivi Tommaso Cagol, Nicola Piovano Franz e Nausicaa De Nicolo, rilevando come “il ricorso non precisi esattamente quale sarebbe la condotta dell’arbitro che avrebbe determinato l’irregolarità della gara, né tanto meno le norme che si ritengono violate nel caso concreto”.

Il comunicato pubblicato sul sito della Lega nazionale dilettanti spiega che “non vi è dubbio alcuno che la fattispecie vada ricondotta alla disciplina della sostituzione degli assistenti disciplinata dalla regola 6” del regolamento ufficiale Figc. Viene quindi riportata la parte per cui “nelle gare per cui sia prevista la presenza dei tre ufficiali di gara, in caso di assenza di uno o entrambi gli assistenti, l’arbitro designato cercherà di reperire altro arbitro o due arbitri che possano sostituire l’assistente o gli assistenti assenti”.

Nell’ipotesi che “essi vengano reperiti, darà inizio alla gara all’orario ufficiale di inizio. Qualora l’arbitro designato non riesca a reperire altri arbitri entro l’ora ufficiale di inizio, dovrà dispensare dalla funzione l’assistente eventualmente presente, senza che lo stesso si allontani dal campo di gioco, avvalendosi di assistenti di parte forniti da entrambe le società ed in possesso dei requisiti previsti. Se nel corso della gara sopraggiungessero uno o entrambi gli assistenti designati, l’arbitro provvederà a sostituire gli assistenti di parte con quelli ufficiali”.

Per la giustizia sportiva, quindi, la decisione di Tomasetig “risulta corretta nella misura in cui, non avendo immediatamente reperito altri arbitri ufficiali, ha sostituito quelli designati con quelli forniti dalle Società, ma ha provveduto alla sostituzione di quest’ultimi una volta palesatasi la disponibilità di un arbitro ufficiale idoneo e in grado di sostituire quello designato infortunatosi”. Inoltre, è stata stabilita un’ammenda da 150 euro perché sostenitori della Juventiva “rivolgevano a più riprese epiteti ingiuriosi” all’arbitro e secondo assistente.

Foto Marino Marsič

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