Carceri sovraffollate, 68 detenuti su soli 53 posti in via Barzellini a Gorizia

Carceri sovraffollate, 68 detenuti su soli 53 posti in via Barzellini a Gorizia

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Carceri sovraffollate, 68 detenuti su soli 53 posti in via Barzellini a Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 06 Dic 2023
Copertina per Carceri sovraffollate, 68 detenuti su soli 53 posti in via Barzellini a Gorizia

Il Garante regionale dei diritti della persona ha reso pubblici i dati allarmanti sul sovraffollamento carcerario, in via Barzellini è più del 128%.

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Paolo Pittaro, Garante regionale dei diritti della persona per il Friuli Venezia Giulia, ha reso noti i dati sulla situazione carceraria nel Friuli Venezia Giulia, basati sull'informativa diramata dal Ministero della Giustizia. Il sovraffollamento carcerario, un problema persistente, ha raggiunto livelli preoccupanti a livello nazionale e regionale.

Attualmente, su una capienza nazionale di 51.272 posti distribuiti in 189 istituti, vi sono 60.116 detenuti, con un indice del 117,2%. Di questi, 18.868 sono stranieri. Nel contesto regionale, i cinque istituti penitenziari dell'estremo Nordest presentano una capienza totale di 475 posti, ma accolgono attualmente 632 detenuti, con un indice del 133%, di cui 232 sono stranieri.

Il carcere di Gorizia di via Barzellini, con una capienza di 53 posti, ospita attualmente 68 detenuti (26 stranieri), con un indice del 128,3%. La situazione a Pordenone è altrettanto critica, con 48 detenuti (17 stranieri) in un istituto con una capienza di 37 posti, con un indice del 121,6%. Tolmezzo, carcere di massima sicurezza, presenta un indice del 104%, con 155 detenuti (16 stranieri) su una capienza di 149 posti.

La situazione più allarmante è a Trieste, dove il carcere, con una capienza di 150 posti, ospita 225 detenuti, registrando un sovraffollamento del 150%. Anche a Udine, la situazione è critica, con 139 detenuti (65 stranieri) in un istituto che ha una capienza di 86 posti e un indice del 161,6%. Il Garante sottolinea inoltre la carenza di personale nella polizia penitenziaria, con gravi deficit anche nell'ambito amministrativo. Non trascura il discorso sugli educatori, evidenziando le sfide complesse in questo settore.

Tuttavia, Pittaro evidenzia anche una nota positiva: il progresso nell'assegnazione di direttori stabili nei penitenziari della regione grazie alla recente riforma Cartabia. Se quattro anni fa solo uno dei cinque istituti aveva un direttore stabile, ora ogni casa circondariale ha un direttore titolare dal 20 novembre 2023, segnando un passo avanti nella gestione penitenziaria regionale.

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