Capitale italiana cultura, Gorizia con Pordenone: «Continuità a GO!2025»

Il sindaco Ziberna ha assicurato sostegno nel percorso verso il titolo all'omologo pordenonese, il dem Moretti interroga sui lavori in Parco Basaglia.

«Sarà un grande piacere accompagnare Pordenone nel suo percorso di candidatura a Capitale italiana della Cultura 2027»: è quanto sottolinea il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, dopo l’incontro avuto con l’omologo di Pordenone, Alessandro Ciriani. Argomento di conversazione, l’iter intrapreso appunto ufficialmente da qualche mese dal centro del Friuli Occidentale per conquistare l’ambito titolo.

Spiega il primo cittadino isontino: «Ho assicurato al collega Ciriani che la città di Gorizia sarà a fianco di Pordenone per raggiungere un così importante risultato, in un’ottica di continuità con il grandissimo lavoro che stiamo portando avanti su svariati fronti per GO! 2025. Si è trattato quindi di un incontro molto proficuo, che si è concluso con la reciproca assicurazione che collaboreremo per promuovere i rispettivi eventi e i siti culturali di maggior valenza, in modo da far conoscere al maggior numero possibile di turisti e visitatori il nostro meraviglioso territorio in tutte le sue sfaccettature».

Sempre in ottica degli appuntamenti del prossimo anno, il consigliere regionale Diego Moretti (Pd) torna a porre l'attenzione sullo stato di Parco Basaglia. «Dopo le giornate del Fai che hanno visto visitare il Parco Basaglia centinaia di persone - così il dem - nei luoghi dove è iniziata la rivoluzione della psichiatria, ho presentato un’interrogazione per chiedere quali siano le azioni e gli investimenti che la Regione intende sviluppare per rigenerare un patrimonio unico per il Friuli Venezia Giulia».

«Questo - rimarca Moretti - mentre per Sant’Osvaldo a Udine sono già stati stanziati più di 2 milioni di euro. Bene i sopralluoghi di assessori e consiglieri regionali, ma alle parole devono seguire i fatti. L’occasione di GO!2025 va sfruttata, ma credo corretto conoscere tempi e modi di interventi tesi a valorizzazione un patrimonio che tutti ci invidiano». Da qui, l'interrogazione presentata nei giorni scorsi al presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, per sapere quali sono i progetti in campo per la rigenerazione dell'area, attualmente divisa tra le aree dell'Asugi e quelle gestire da Erpac Fvg.

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