i cantieri
Buche riparate in pochi minuti, Savogna usa la tecnologia delle grandi città
Per risolvere le problematiche stradali, si ricorre a una tecnica innovativa. Riaperto il tratto della Sp8 con Gabria.
Il getto inonda la parte di asfalto rovinata e, in pochi minuti, resta il manto stradale rimesso a nuovo. Il tutto senza chiudere la zona al traffico. È questa la tecnologia innovativa messa in campo da Sicura, azienda di Trento che ha lanciato una nuova metodologia che mira a coniugare rapidità di esecuzione ed ecocompatibilità. Savogna d’Isonzo è tra i primi comuni nell’area di Gorizia ad averlo sperimentato, ospitando proprio in questi giorni il macchinario dell’impresa, impegnato nella sistemazione di alcuni tratti malandati. Uno di questi è la strada di Pot na roje (nella foto).
“È una soluzione innovativa perché non esiste un’alternativa così veloce - spiega l’amministratore delegato, Roberto Mamerti - ed è ecosostentibile perché i materiali usati sono vegetali. Tutto ciò senza provocare odori, tanto che può essere usato tranquillamente in parchi e centri abitati. Né chiudiamo le strade, svolgendo le operazioni in una manciata di minuti senza creare disagi alla cittadinanza. Una volta coperta la buca, infatti, il tratto è subito percorribile”. La rilevanza di questo prodotto, sul mercato ormai da cinque anni che ha portato a vincere importanti appalti a Udine, Torino e in tutta Italia, è anche nell’economicità per i Comuni.
“Riusciamo a realizzare diversi chilometri in un giorno solo - prosegue Mamerti - e abbiamo costi notevolmente inferiori rispetto ad altri. Le amministrazioni pubbliche pagano 10 volte meno di una normale asfaltatura”. L’azienda è la seconda volta che lavora nel paese all’incrocio tra Isonzo e Vipaco, con la stessa giunta che ha voluto confermare i suoi servizi anche per altri cantieri. “Possiamo operare su buche di qualsiasi dimensione e profondità, allacciamenti, marciapiedi, piste ciclabili e altro”. Il tutto si svolge in quattro fasi: dapprima la pulizia dell’area, quindi l’utilizzo dell’aggrappante con emulsioni e il riempimento. Infine, la compattazione.
Ulteriore particolarità è che lo stesso macchinario dispone di tutta la strumentazione al suo interno, rendendo ancora più veloce il tutto. “È una soluzione che abbiamo adottato dall’anno scorso - spiega l’assessore ai lavori pubblici, Alenka Florenin - in tutti quei casi in cui, dal punto di vista economico, non conviene riasfaltare tutta la fascia. Siamo contenti anche di essere stati tra i primi a sperimentare questa soluzione”. Tra i prossimi lavori, ci sono gli interventi in Strada alta, Gornji Vrh, Prebici e Rubbia. Su via Primo maggio, invece, non sarà usata questa tecnica, mentre l'arteria è stata raschiata totalmente dalla palestra fino al confine con Gorizia.
Irisacqua, che si occupa dell’opera, procederà martedì alla riasfaltatura. Nella lista dei tratti da fare, poi, c’è anche via Dolina con la fognatura da terminare, mentre ieri pomeriggio è stato finalmente riaperto il tratto finora chiuso dell’ex strada provinciale 8, che conduce dall'ufficio postale di via Primo maggio a Rubbia, in direzione di Gabria. Il Comune, inoltre, sta lavorando anche sulla rete legata alla Strada alta, che da Peci porta a Merna: “C’è un progetto per la riqualificazione delle arterie della zona, contiamo di dare risposte in questo senso per una mobilità diversa tra bici e sentieri. Ora abbiamo il contributo per il progetto”.
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