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Blitz di Fedriga e Anzil in Castello a Gorizia, «orari saranno ampliati»

Visita lampo del presidente della Regione e vice in Borgo Castello, il sindaco Ziberna assicura sugli orari. I progetti in campo con fondi Pnrr.
È entrato in castello per una visita lampo, toccando anche la collezione delle Orsoline nel vicino museo e il Giardino dell’Incontro. La visita del presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, arriva a ormai quasi due mesi dalla riapertura del maniero nel tardo pomeriggio di oggi, giovedì 24 agosto. Insieme a lui, anche l’assessore regionale alla cultura Mauro Anzil che aveva tenuto a “battesimo” il rinnovato sito chiuso per circa due anni. Ad accompagnare i due esponenti dell’esecutivo, il sindaco Rodolfo Ziberna.
Il primo cittadino era accompagnato anche da alcuni membri della giunta, mentre a fare da guida è stata la direttrice di Erpac, Anna Del Bianco, insieme alla direttrice del polo museale Raffaella Sgubin. Una passeggiata che ha dato modo all’amministrazione locale di mostrare quanto è in progetto per GO!2025, non solo nelle aree visitate ma in tutto Borgo Castello, come la quindicina di alloggi che dovranno essere ottenuti dal recupero di Casa Rassauer e gli altri lavori che hanno trovato già finanziamento dal Bando Borghi del Pnrr.
Sul tema musei, Ziberna ha assicurato di voler ampliare gli orari di apertura, in particolare del Castello: “Ora è chiuso solo il lunedì e martedì, avvicinandoci al 2025 sarà aperto dalla mattina fino alle 22 (oggi è fino alle 18, ndr), a seconda dei periodi. In estate sicuramente fino alle 21. Sarà un’offerta superiore a quella che si torva generalmente nei musei”. Commentando i preparativi per la Capitale europea della cultura, Fedriga ha rilevato che la Regione sta lavorando a un programma di eventi collaterali all’appuntamento, “che possono coinvolgere tutta la regione”.
Sui fondi nazionali che saranno allocati qui, pari a 20 milioni di euro - oltre ai 7 milioni messi da Trieste -, il sindaco ha precisato che “faremo importanti interventi nel castello, nel borgo e in via Rastello, i punti più rappresentativi non solo della città ma di tutto il territorio”. Dal canto suo, Anzil ha auspicato che Gorizia diventi “punto di partenza per un nuovo manifesto di una cultura di una regione come la nostra che era in periferia, ma adesso si trova - senza essersi spostata - cuore pulsante al centro dell’Europa”.
“Penso che il Castello di Gorizia - ha quindi rimarcato il vertice della giunta regionale - possa rappresentare non solo un’esposizione, ma far entrare il visitatore nella vita del tempo. È stato allestito in questo modo proprio per andare in quella direzione”. Durante la visita guidata da Del Bianco, è stata illustrata anche la lunga storia delle Orsoline in città e dei loro ricami, presentando anche le diverse progettualità. Tra queste, riservare Casa Morassi per la collezione di reperti archeologici, nel riallestimento del museo.
La visita del governatore e del vicegovernatore è proseguita nella sede della Fondazione Carigo, dove è stato allestito il nuovo spazio espositivo per un'esperienza immersiva inerente alla storia di Gorizia. La Fondazione ha inoltre sviluppato il progetto "CariGo Green", dedicato alla valorizzazione sostenibile del Fvg tra itinerari, ciclovie e altre iniziative di turismo interattivo. L'obiettivo è di arricchire l'offerta turistica della Regione promuovendo lo sviluppo di un territorio connesso, innovativo ed ecologico, anche attraverso le sinergie tra settore pubblico e privato.
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