Gorizia, approvati Bilancio e Dup tra le scintille: carabinieri in Aula

Gorizia, approvati Bilancio e Dup tra le scintille: carabinieri in Aula

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Gorizia, approvati Bilancio e Dup tra le scintille: carabinieri in Aula

Di Daniele Tibaldi • Pubblicato il 12 Lug 2023
Copertina per Gorizia, approvati Bilancio e Dup tra le scintille: carabinieri in Aula

Lunga seduta che ha visto scintille fin dall'inizio, la minoranza esce dall'Aula prima del voto. Ennesimo scontro tra Zotti e la presidente Paoletti.

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In un'aula del Consiglio comunale bollente, tanto per il clima quanto per gli animi roventi, sono stati approvati ieri, un quarto d'ora prima di mezzanotte, il Documento unico di programmazione (Dup) del 2023 e il Bilancio di previsione per il triennio dal 2023 al 2025. Ma non è stata certo una passeggiata. La seduta, i cui lavori sono iniziati alle 4 del pomeriggio, ha infatti visto persino l’arrivo dei carabinieri per garantire il proprio svolgimento.

A richiedere l’intervento delle forze dell’ordine è stato il consigliere Franco Zotti (nella foto) nei confronti della presidente dell’assemblea Silvia Paoletti, a causa dei toni accesi tra i due nel corso dei lavori. Alla richiesta di Zotti, all’inizio del suo intervento da trenta minuti, di verificare la presenza del numero legale in Aula, la presidente aveva risposto con un aut-aut: «Può proseguire il proprio intervento, oppure lo interrompe e soddisfiamo così la sua richiesta di verifica».

L’equivoco tra i due è diventato evidente quando Zotti, verificata l’assenza del numero legale dei presenti in Aula e sollecitato il rientro in aula dei colleghi, si aspettava di poter riprendere il proprio discorso. Attività che gli è stata perentoriamente negata da Paoletti, al punto da scatenare una serie di intemperanze che hanno reso così necessario il ricorso alla forza pubblica per ripristinare l’ordine.

Al di là di questo incidente, l’atmosfera infuocata tra i consiglieri di minoranza e la giunta Ziberna è stata innescata da quella che tutti i capigruppo di opposizione hanno sostanzialmente definito come una «mancanza di rispetto nei confronti dell’istituzione consiliare». Non solo la documentazione sul bilancio, come rilevato da Giulia Roldo (Martina sindaco), «non è stata integralmente consegnata ai consiglieri entro i venti giorni dal voto di approvazione, come prescritto dall’articolo 61 dello Statuto comunale», ma «dovrebbe basarsi su un documento – così Andrea Picco (Noi mi noaltris Go) riferendosi al Dup – pubblicato con almeno sei mesi di ritardo».

Da qui i dubbi sulla legittimità stessa della discussione sul bilancio, avvalorati da «diverse sentenze – sempre Picco – che vanno nella direzione di ritenere non corretta l’approvazione del bilancio di previsione nella stessa seduta che approva il Dup».

I documenti


A esporre il documento programmatico, all’inizio della seduta, è stato il sindaco Rodolfo Ziberna: «Radicalmente diverso rispetto agli anni scorsi, abbiamo voluto renderlo più intelligibile e scorrevole non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per i cittadini. Il comune ha intercettato risorse importante dallo stato e dall’Europa, riferendomi al Pnrr, e riguardo alla popolazione, i dati evidenziano un rallentamento del calo demografico a cui ormai ci eravamo abituati. Un saldo negativo che, a Gorizia, è dovuto a fattori come il venir meno di importanti presidi militari o di opportunità di lavoro. Tuttavia, la nostra città è al vertice delle classifiche nazionali per la presenza di aree verdi e per i servizi resi, garantendo così un’alta qualità della vita».

Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, «le nostre partecipate sono soggetti sani e virtuosi, e non mi riferisco solo agli utili di Irisacqua». Invece, tra le note dolenti, ha spiegato sempre Ziberna, «la nostra amministrazione può disporre, in relazione alle proprie dimensioni, di minori risorse rispetto ad altri comuni simili a causa dell’assenza di un’importante zona industriale. Nonostante ciò, l’indebitamento è da ritenersi virtuoso nel panorama nazionale».

Grande attenzione, come era da aspettarsi, è stata riservata alla Capitale europea della cultura, anche grazie alla quale Gorizia si inserisce nel circuito delle città da visitare da parte di turisti italiani e stranieri: «È in quest’ottica che vanno letti i vari interventi del Bando borghi in Castello, in via Bombi, nella Sinagoga, la più antica del Friuli Venezia Giulia, e così via». Per quanto riguarda l’edilizia scolastica, «notevole è l’intervento nell’area dell’ex ospedale civile, volto a realizzare il primo campus scolastico in regione». Mentre non mancherà l’attenzione verso le persone anziane, «con gli interventi destinati alla casa di riposo “Angelo Culot” e ai residence di Sant’Anna e Campagnuzza», o per il welfare, «con i lavori al centro polivalente di Lenassi».

L’assessore Lucio Beltrame ha invece illustrato il bilancio, sottolineando fin da subito come «il potere d’acquisto non abbia recuperato quanto perso nel 2022, con l’aumento dei prezzi: una premessa uguale per tutte le amministrazioni». Nonostante ciò, «l’insieme delle entrate – ha rassicurato l’assessore – è in linea con il passato, grazie a 715mila euro ricevuti dallo Stato e dalla Regione per le maggiori spese energetiche, e alle addizionali Irpef da 3,2 milioni». Dal quadro generale riassuntivo si apprende quindi che il totale complessivo di entrate e spese per l’anno in corso sarà 158.540.238,91 di euro, di 122.170.024,54 euro per il 2024 e, infine, di 93.659.097,26 euro per il 2025. Entrambi i documenti hanno quindi ottenuto il parere favorevole da parte del collegio dei revisori dei conti, presieduto da Daniele Vidoni.

La discussione e il voto


A intervenire nella discussione sono stati principalmente i consiglieri di opposizione. Oltre a ribadire le proprie perplessità sui tempi di pubblicazione dei due documenti chiave della programmazione di ogni ente locale e sulla gestione della seduta da parte della presidenza, diversi sono stati gli interventi nel merito, espressi soprattutto riguardo al Dup. Se secondo Eleonora Sartori (Noi mi noaltris Go) «il documento è il simbolo di quanto avvenuto col senso unico in corso Italia: cercando di accontentare tutti non si può produrre altro che un obbrobrio, o, come dicono i triestini, un “zuf”».

Ha rincarato la dose Laura Fasiolo (Partito democratico), per cui «manca una unitarietà, una vision coerente». Per la dem bisognerebbe prestare attenzione soprattutto agli anziani over 65 anni offrendo loro più servizi. Per Emanuele Traini è grave che Gorizia sia in fondo alle classifiche nazionali per la disponibilità di palestre nelle scuole, mentre, per quanto riguarda la promozione turistica, l’app Let’sGo non solo è obsoleta «nell’era di Google», ma non è più nemmeno scaricabile dal Play store.

Secondo Rosa Tucci (Gorizia è tua), «leggendo il Dup sembra che manchi un’analisi preliminare delle sue ricadute effettive nel contesto sociale». Per esempio, è preoccupante la carenza di posti disponibili negli asili nido, «che ha costretto le famiglie di 64 bambini a dover ricorrere a servizi alternativi a quelli comunali». «Penso che Gorizia viva molto di rendita – ha poi commentato Sofia Beltramini (Partito democratico) –, infatti molto del Dup è basato su fatti, come il verde, che c'è da tempo. Un altro fattore che sminuisce il dup è che si presenta come un programma elettorale».

Non sono mancate anche delle proposte. Come quella di Zotti per valorizzare l’area di Sdag, società da lui definita "parassita": «Realizziamo una pista di guida sicura, che in Italia ce ne sono poche e tutte lontane da qui. Potrà essere utilizzata non solo per l’addestramento delle forze dell’ordine, ma anche per la formazione dei nostri ragazzi, che non sanno guidare».

A intervenire a pieno sostegno della maggioranza è stato il consigliere leghista Andrea Tomasella, che ha auspicato che l’amministrazione contnui nella propria opera di riqualificazione della città. Non solo. Per Tomasella rimane «fondamentale il sostegno del Comune all’attività di contrasto all’azzardopatia, anche attraverso l’individuazione di 160 punti sensibili intorno ai quali sarà vietata l’installazione di nuove slot machine». Secondo l’esponente della Lega, «in vista del 2025 sarà fondamentale lavorare tutti insieme, rivolgendosi anche ai consiglieri della minoranza».

Nonostante il suo tono conciliatorio, l’intera opposizione ha deciso di lasciare l’Aula al momento del voto. Ed è così che i due documenti sono stati approvati con 22 voti favorevoli, zero contrari e zero astenuti.

Foto Daniele Tibaldi

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