Banchine elettrificate e ferrovia, 35 milioni al porto di Monfalcone

In arrivo risorse provenienti dal Fondo per le Infrastrutture ad alto rendimento, il presidente D'Agostino: «Aumenta sostenibilità del porto».

Le azioni per garantire un maggior sviluppo del Porto di Monfalcone e delle infrastrutture ferroviarie connesse si fanno concrete. La notizia in verità risale ai giorni prima di Ferragosto, ma è stata resa pubblica solo stamattina in municipio durante un incontro che ha visto presenti il sindaco Anna Maria Cisint, l’assessore regionale alle infrastrutture e al territorio, Cristina Amirante e il presidente dell’Autorità di Sistema Zeno d’Agostino.

Con loro c’erano anche il segretario generale dell’Autorità di Sistema, Vittorio Torbinelli, il comandante Giuseppe Siracusa della Capitaneria di Porto e il direttore marittimo Luciano Del Prete. I ragionamenti avviati a marzo scorso con la visita del ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, si fanno quindi concreti con l’arrivo di 35 milioni di euro provenienti dalle risorse del Fondo per le Infrastrutture ad alto rendimento (Fiar), istituito con la Legge di bilancio 2023.

Di questa cifra, 20 milioni saranno utilizzati per l’adeguamento funzionale dell’infrastruttura ferroviaria dell’impianto complessivo del porto, mentre i restanti 15 milioni saranno spesi per l’elettrificazione delle banchine portuali, una novità volta alla sostenibilità del sito. Questa seconda cifra va ad inserirsi a copertura del costo complessivo di 22 milioni di euro, stante i 7 milioni ricevuti in precedenza e finanziati tramite Pnrr.

“Il nostro porto raggiunge risultati meritevoli" ha commentato il sindaco Cisint. “Grazie a queste risorse – sono le parole del presidente D’Agostino – vedremo potenziate le nostre infrastrutture, avremo un aumento della sostenibilità del porto e assisteremo ad un inferiore impatto dell’illuminazione delle banchine. Un territorio cresce all’interno di una visione di sostenibilità. Lo spegnimento delle navi per poi attingere il rifornimento dall’apporto proveniente dalle basi energetiche fornite dai plug, che saranno installati, non è cosa da poco”.

Sono azioni, quelle descritte dal presidente dell’Autorità di Sistema, che si integrano con l’impegno profuso dall’amministrazione regionale. “È un traguardo importante quello di dare la possibilità alle navi di allacciarsi alla rete elettrica – commenta il direttore marittimo, Del Prete – la rete logistica partecipa così alla sostenibilità ambientale. Ora tocca agli armatori, adeguare le loro navi in modo che siano capaci di ridurre al minimo le emissioni”.

A testimoniare che la Regione sta facendo la sua parte, è stata infine l’assessore Amirante. “Lo facciamo mettendo i soldi a bilancio – dichiara Amirante – intervenendo sull’area del Coseveg su 4 fronti. Sul porto, investendo 8 milioni di euro che consentiranno interventi che saranno seguiti dall’Autorità di Sistema. Sulla parte intermodale ferroviaria da potenziare, con 3 milioni di euro e sulla razionalizzazione dell’ infrastruttura ferroviaria del Lisert che costerà 5 milioni di euro. Infine, è prevista la cifra di 4 milioni per gli interventi sulla dorsale”.

Amirante ha anche assicurato che non mancheranno azioni per finanziare il potenziamento della sicurezza dei passaggi a livello e degli interscambi ferroviari. “Stiamo dando il cento per cento di quello che serve e continueremo a farlo” così D’Agostino in chiusura. Intanto, in una lettera inviata dal viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Edoardo Rixi al sindaco di Monfalcone, sono arrivate le rassicurazioni in merito alla formulazione di una norma sul riutilizzo dei sedimenti di dragaggio e di ogni singola frazione granulometrica, con le migliori tecnologie disponibili e sul Piano nazionale dei dragaggi sostenibili.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.