L'azienda idrica di Nova Gorica in rosso, «urgente aumento costi»

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L'azienda idrica di Nova Gorica in rosso, «urgente aumento costi»

Di Giuseppe Peter Pflanz • Pubblicato il 08 Nov 2022
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Nuova seduta straordinaria, dopo quella fallita il 20 ottobre. A rischio la tenuta dell'azienda.

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Dopo che nel consiglio comunale straordinario del 20 ottobre non è stato raggiunto il numero legale per iniziare la seduta, "ostruzione" a detta del sindaco Klemen Miklavič, l’annosa questione legata all’aumento del prezzo dell’acqua a Nova Gorica è stata solo rimandata alla seduta straordinaria del 9 novembre. Ad aggravare la situazione ci hanno pensato le imminenti elezioni comunali. Infatti, se i nuovi prezzi non saranno approvati a novembre, la questione sarà rimandata alle nuove assise che si insedieranno appena a febbraio 2023 o addirittura più tardi.

Questo comporterebbe per l'azienda per la fornitura di acqua Vodovodi in kanalizacija Nova Gorica (Vik) una perdita fino a 1,4 milioni di euro nel periodo che va da luglio 2022 a marzo 2023. Il direttore Borut Mozetič fa sapere che “la situazione è molto critica. Siamo con l’acqua alla gola”. Da diversi mesi, la Vik chiede ai sindaci e ai consiglieri dei cinque comuni in cui fornisce i propri servizi di prendere in considerazione il prima possibile i prezzi proposti dalle stime inviate loro a fine luglio e inizio agosto, per approvarli prima delle elezioni comunali.

La misura a loro avviso va approvata con urgenza a novembre, altrimenti l’azienda rischia seriamente l’insolvenza e una conseguente insufficienza di capitale. La ragione principale della necessità di un aumento dei prezzi è il costo estremamente elevato dei prodotti energetici. Quella della sola energia elettrica è passato da 760mila euro a 2,5 milioni di euro all'anno a partire da luglio 2022, a causa del nuovo contratto di fornitura. Anche il costo dei prodotti petroliferi, dei materiali e dei servizi è aumentato in modo significativo.

L'azienda sta accumulando perdite per 150/180mila euro al mese già da diversi mesi e in queste condizioni non può più operare normalmente.

Secondo gli studi attuali, la proposta di aumento delle tariffe idriche sarebbe del +46%, ma se la questione venisse protratta l’aumento delle tariffe idriche sarebbe almeno del +94% nel febbraio 2023, il che sarebbe molto più doloroso per gli utenti e le altre parti interessate, fanno sapere dalla Vik. Allo stesso tempo questo comporterebbe una situazione difficile per l’azienda nell’accesso ai crediti e negli investimenti. In caso di insolvenza la Vik potrebbe operare solo in condizioni di emergenza e molti progetti non sarebbero più implementabili.

“Tutti sono concordi che la situazione è molto difficile e che in questo momento non è popolare approvare aumenti, ma invito tutti ad essere responsabili ed evitare guai peggiori” ha aggiunto Mozetič. Il direttore ha inoltre fatto presente che la Vik impiega 88 persone che “sono sempre presenti al fine di garantire che i cittadini non abbiano problemi con le forniture di acqua potabile e che le reti di idranti funzionino correttamente quando si tratta di spegnere gli incendi”. I loro posti di lavoro sarebbero a rischio se la situazione rimanesse inalterata.

Mozetič ha chiuso chiedendo “ai sindaci e ai consiglieri comunali di affrontare la questione dell'approvazione dei nuovi prezzi come una questione prioritaria, con responsabilità e consenso, indipendentemente dalle campagne elettorali". Miklavič, dal canto suo, ha sottolineato che “la Vik è una nostra azienda e non la faremo fallire, deve poter operare in maniera sana. Se non si troverà una soluzione a breve bisognerà salvare l’azienda, trovando i mezzi, abbiamo delle istituzioni statali che si occupano di questo. Non possiamo permetterci che l’azienda scompaia perché è molto importante per noi".

"In questo momento siamo molto preoccupati per i gruppi più fragili, già per il consiglio di ottobre avevamo preparato un pacchetto per aiutare queste persone in caso di aumento dei prezzi”. Il primo cittadino ha inoltre spiegato di aver chiesto ai consiglieri dopo l’ultima assise di ottobre di presentare le proprie idee, ma come ha spiegato “non è arrivata nessuna proposta. Alla riunione con il direttore Mozetič hanno partecipato solo i consiglieri di maggioranza. I consiglieri di opposizione non si sono nemmeno presentati".

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