la storia
In auto da Gorizia fino al confine con l'Ucraina, il viaggio per salvare la fidanzata

Partito sabato, attende di riabbracciare la fidanzata. L'amore nato in Erasmus.
È partito da Gorizia sabato pomeriggio, dopo essere sceso in piazza per chiedere la fine della guerra. Originario di Palermo, Francesco Lipari è uno studente del corso di laurea magistrale in Diplomazia e cooperazione internazionale nel polo di via Alviano e il suo cuore è legato all’ex repubblica sovietica. Lì, infatti, vive la sua fidanzata Ilona Stepanyshyna, conosciuta nell’anno della pandemia durante l’Erasmus in Lituania. Entrambi studiavano nella capitale Vilnius e in riva al Mar Baltico è sbocciato l’amore.
Una volta tornati ognuno nel rispettivo Paese, il sentimento non è venuto meno: Lipari, dopo la laurea triennale, ha raggiunto l’Isonzo per terminare gli studi, mentre Stepanyshyna è rincasata nella sua città di Obuchiv, nell’oblast di Kiev. Le tensioni iniziali erano preoccupanti ma l’invasione russa della settimana scorsa ha gettato nella paura i due giovani. L’italiano, quindi, ha deciso che non poteva rimanere a guardare e, dopo averci ragionato su, ha deciso di fare le valigie per andare a recuperare l’amata.
Un viaggio on the road attraverso l’Europa, fino a Sibiu, in Romania. Qui, alloggiando da un’amica, attende che la giovane riesca ad attraversare la frontiera per poi recuperarla e tornare in Italia. Insieme a lei, anche la sua famiglia è in viaggio per fuggire dai bombardamenti di Mosca. In patria, la giovane aveva iniziato a lavorare nel marketing, ma la violenza ha interrotto tutto. Ora si trova nell'oblast di Khmelnytskiy: in tasca le sono rimaste due mesi di stipendio e la speranza di trovare un angolo sicuro in Italia, nell’attesa che la sua Ucraina non sia più bersaglio del Cremlino.
“Lei è scappata venerdì dalla sua città - raccontava lo studente durante la manifestazione al parco della Rimembranza, co-organizzata proprio da lui - e la sua casa ora vuota. L’unico che è rimasto è suo padre, perché non può lasciare l’Ucraina, essendo direttore di un importante azienda delle zona industriale vicino a Kiev. Insieme a tutta la sua famiglia, la mia ragazza si trova ora nella zona occidentale. Fa male sentire che Putin semplifichi tutti, crea una visione degli ucraini come il male giustificando questa guerra. È una delle più grandi bugie che sta dicendo al mondo”.Gli utlimi sviluppi fanno ben sperare: forse domani mattina il gruppo riuscirà a passare la frontiera. Ad oggi, sono oltre 300mila le persone che stanno premendo sui confini per uscire e possono servire anche tre giorni per varcare la frontiera. "Questa guerra va fermata il prima possibile - ancora il 21enne - e dobbiamo essere compatti. Subiremo delle conseguenze dalle sanzioni alla Russia, ma senza queste e se non ci spendiamo per l'Ucraina, non sappiamo cosa potrà accadere un domani all'Europa, all'Unione europea e al mondo occidentale democratico come lo conosciamo oggi".
Nella foto: Ilona Stepanyshyna e Francesco Lipari a Lubiana
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.

Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
