IL RITORNO
Asquini rilancia la Lega delle origini a Monfalcone, «Cisint ha sbagliato»

La nuova forza politica chiama a raccolta chi non ha mai abbandonato il progetto originario federalista. L'ex assessore punta il dito anche verso Cisint.
Sulla sua scrivania ci sono tanti fogli pieni di appunti, note e considerazioni. Dal suo portatile legge ogni giorno la cronaca locale e quella nazionale, risponde alla corrispondenza e prepara documenti programmatici che serviranno a breve. È pronto a ritornare in campo sulla scena politica locale. Si tratta di Massimo Asquini, “militante della prima ora” della Lega a Monfalcone.
L’ex poliziotto e già assessore alla sicurezza della prima giunta Cisint, nel 2021 era uscito dalla Lega per forti differenze di vedute all’interno del partito di cui abbiamo già parlato sulla nostra testata. Perché questo ritorno in campo? Lo scorso 15 ottobre, a Chivasso in provincia di Torino, Asquini è stato indicato come nuovo referente provinciale della nuova “Lega per il Nord”, il movimento che raccoglie i delusi da Matteo Salvini e Massimiliano Fedriga.
Una “Lega nella Lega”?
“La ‘Salvini Premier’ non è più la Lega di prima. Una volta era federalista, ora non è nient’altro che una brutta copia di Fratelli d’Italia. Le giravolte sono state tante. Dal ‘prima i Padani e il Nord’ a ‘prima gli italiani, da ‘Roma ladrona’ a ‘mai con Berlusconi’ e potrei continuare con tanto altro”.
Com’è nata questa “Lega per il Nord”?
“Siamo usciti in tanti dalla ‘Salvini Premier’ e ci siamo ritrovati a raccolta con tutti i veri federalisti che non hanno mai abbandonato il progetto originario autonomista. Tra i fondatori, c’è Giuseppe Leone che con Umberto Bossi, nel 1984, aveva costituito la Lega Lombarda”.
Quali saranno i risvolti a livello locale?
“A gennaio 2024, a Monfalcone, ospiteremo la prima riunione regionale di questo nuovo soggetto politico. Inizieranno i tesseramenti di iscrizione a questo ‘contenitore di idee’ che attende di trovare nuove alleanze. Siamo delusi dal governo Meloni che aveva fatto promesse che andavano dal blocco dei barconi dei migranti alla riduzione delle accise, da nuove misure economiche al sostegno alla sanità pubblica”.
Lega per il Nord è europeista?
“Ci sono varie sfaccettature al nostro interno. Vedremo cosa succede al prossimo congresso ma non nascondo le mie perplessità nei confronti di questo modello di Europa…”.
Quali sono le sue idee sulle politiche migratorie attuali? Quali gli effetti a livello locale?
“La sospensione temporanea di Schengen sugli ex confini con la Slovenia, è tutto fumo negli occhi. I controlli sono molto difficili da attuare e il personale di polizia e sotto organico. Sulle conseguenze a livello locale sono anni che se ne ragiona senza soluzioni. Le colpe originarie stanno comunque a Sinistra. La causa è la sua se non è mai esistito un serio controllo sui subappalti di Fincantieri che hanno favorito la manodopera straniera e quindi il processo di immigrazione. Ma ora ad amministrare Monfalcone, c’è il centrodestra da quasi sette anni e bisognerebbe prendere delle decisioni”.
Sta quindi richiamando il sindaco Cisint…
“Prima di attaccare Fincantieri si doveva fare un’analisi interna con il proprio partito per elaborare strategie e richieste da portare avanti. I problemi però, sono anche altri. Il sindaco non ha raccontato la verità sulla candidatura di Jahangir Sarkar. È stata lei a sostenere la sua candidatura perché sapeva che i suoi voti le avrebbero fatto comodo. Poi, sulla questione delle moschee, sono stato il primo a manifestare nel 2016 contro la loro costituzione in via Primo maggio. Già nel 2016 queste strutture erano abusive, perché ci pensa solo ora? E le prese in giro continuano anche sul tema dei ricongiungimenti familiari. Questa nuova legge annunciata non esiste…”.
Sono settimane complicate per i rapporti con le comunità islamiche della città e per sabato 23 sembra sia prevista una manifestazione contro qualsiasi divisione sociale… cosa ne pensa?
“Credo che il sindaco Cisint abbia fatto un grande danno. Di fatto, andando su tv e giornali nazionali quasi ogni giorno, ha messo in cattiva luce la città. Sul tema bisogna coinvolgere direttamente il governo. Sulle domande di cittadinanza, sui ricongiungimenti e sui flussi migratori bisogna essere più restrittivi. Intanto, Monfalcone sta scomparendo. Ho incontrato tante persone musulmane nella mia esperienza amministrativa ma devo dire che con questo Islam, a Monfalcone, non è possibile ragionare perché è integralista e sulla questione non riesco a comprendere la Sinistra e le sue posizioni. Il 23, a rimetterci saranno i commercianti ai quali va tutta la mia solidarietà. La manifestazione potrebbe danneggiarli economicamente non favorendo l'arrivo di clienti in città”.
Diamo uno sguardo alle prossime elezioni comunali del 2024. Lega per il Nord come si inserirà nel contesto amministrativo locale?
“Dopo il primo “conteggio” che faremo a gennaio, vedremo gli sviluppi. Per ora non faccio altre previsioni anche se ho individuato dei responsabili locali in vari comuni che saranno un punto di riferimento sul territorio”.
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