Bombe in Transalpina, arriva l'evacuazione: 3300 persone fuori dalle loro case

Bombe in Transalpina, arriva l'evacuazione: 3300 persone fuori dalle loro case

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Bombe in Transalpina, arriva l'evacuazione: 3300 persone fuori dalle loro case

Di Redazione • Pubblicato il 17 Mar 2024
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L'evacuazione degli abitanti della zona è prevista dalle 7 alle 9, per permettere la disattivazione in sicurezza di tre bombe aeree non esplose.

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Tutto pronto per il nuovo "bomba day" sul confine della Transalpina, che vedrà impegnate oggi (domenica 17 marzo) le autorità di Nova Gorica e Gorizia. L'evacuazione degli abitanti della zona è prevista dalle 7 alle 9, per permettere la disattivazione in sicurezza di tre bombe aeree non esplose. Tutte queste sono state trovate dagli artificieri nei pressi della stazione ferroviaria di Nova Gorica, durante i lavori di ammodernamento.

Gli artificieri in campo per disinnescare le bombe, tre squadre in Transalpina


Il primo ordigno su cui si agirà sarà quello da 100 chili, di fabbricazione Usa e trovato per ultima. A causa dell'innesco danneggiato, sarà necessario farla brillare sul posto. A tal fine, i tecnici scavaleranno un buco profondo 6 metri dove sposterla, proteggendola con materiale isolante e la seppelliranno. Successivamente, la faranno brillare in modo controllato sotto terra. Seguirà quindi la neutralizzazione delle altre due inglesi, trovate per prime e che non saranno fatte esplodere: una volta messe in sicurezza, saranno spostate per il definito disinnesco.

Su entrambi i lati della frontiera, la zona da cui bisognerà allontarsi comprende un raggio di 400 metri, con misure di sicurezza fino a 600 metri in Slovenia. In tutto, sono circa 3.300 le persone (tra Italia e Slovenia) che dovranno lasciare la propria abitazione a partire dalle 7 del mattino. Di queste, 1.085 sono a Gorizia, 2.306 a Nova Gorica e se ne aggiungono 3.478 persone nella fascia "gialla", ossia fino a 600 metri, che non potranno circolare liberamente fuori casa fino alle 14. Le forze dell'ordine monitoreranno l'intera area di evacuazione e di confinamento anche con l'ausilio dei droni, su entrambi gli Stati.

Già ieri, sei persone di Gorizia che non possono muoversi autonomamente sono state portate in Rsa, mentre altrettanti oggi sono stati portati alla casa di riposo Culot dai volontari. Saranno garantite adeguate misure di sicurezza con la presenza della polizia e dei servizi di Protezione civile. Per chi non avesse luogo dove andare, potrà dirigersi o alla sede della Polizia locale di Gorizia in corte Sant'Ilario o al municipio di Nova Gorica, in piazza Edvard Kardelj.

Attivato in mattinata il Centro coordinamento soccorsi in Prefettura a Gorizia, riunendo al tavolo Comune, III Reggimento Genio guastatori dell’Esercito, Questura, carabinieri, Guardia di finanza, Polstrada, Polfrontiera, vigili del fuoco, Asugi e le società di gestione delle reti (E-distribuzione spa, Terna, Snam e Irisacqua). La situazione viene tenuta sotto controllo da un monitor, così come nella centrale della Polizia locale dove sono riuniti i tecnici della Protezione civile. Analoga postazione presso il comando dei gasilci a Nova Gorica.

Nella foto: la chiusura agli accessi di Montesanto. In gallery: la situazione monitorata dalla centrale della Polizia locale e nel Centro coordinamento soccorsi in Prefettura di Gorizia

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