In affanno sul Pnrr, nuove soluzioni con la Camera della Venezia Giulia

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In affanno sul Pnrr, nuove soluzioni con la Camera della Venezia Giulia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 18 Lug 2022
Copertina per In affanno sul Pnrr, nuove soluzioni con la Camera della Venezia Giulia

Firmato il protocollo tra Camera di commercio, Regione e Anci. Lo strumento.

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Arriva un nuovo strumento per aiutare le amministrazioni comunali a concorrere per i fondi Pnrr. Questa mattina, è stato presentato a Gorizia il protocollo firmato dalle Camere di commercio della Venezia Giulia, di Udine-Pordenone, Regione e Associazione nazionale comuni italiani (Anci) per mettere a disposizione professionisti della progettazione, nel tentativo di sopperire ai deficit di organico che da tempo attanagliano il funzionamento delle piccole amministrazioni. Una sfida doppia, visto i limiti di tempo.

Questi, infatti, sono sempre più stringenti e la stessa assessore alle Finanze Barbara Zilli ha rilevato che dal governo sono stati emessi diversi bandi-fotocopia con tempi per la progettazione stringenti, a fronte di un periodo per spendere i soldi molti più ampio. Difficoltà messe in luce dagli stessi esponenti delle giunte del Goriziano, presenti all’incontro con il componente dell’esecutivo Fedriga e del “padrone di casa” Antonio Paoletti nella sede di via Crispi, per i quali l’ente camerale ha illustrato il nuovo strumento.

Il numero uno della Camera ha quindi rilevato la volontà di “mettere in mano ai sindaci le procedure più semplici possibili per il territorio a costi accessibili. Lo facciamo perché siamo la casa dell’economia, per sviluppare ricchezza per i comuni”. A fornire il supporto sarà la società Albatros di Sassari, già attiva sul tema Pnrr in tutta Italia con 245 municipi finora seguiti, la quale ha posto subito il focus: “Al bando Borghi - così il direttore generale, Andrea Prato - solo il 7% delle domande è stato finanziato. Vediamo tristezza nei comuni dopo l’impegno”.

Ha quindi evidenziato che puntare sui progetti sarà sempre più importante, in particolare in ambito energetico: “In molti casi i costi sono aumentati dal 2% al 12%, tra due o tre anni si rischia di arrivare al dissesto finanziario” per questa spesa. In questo senso, ci sono già attivi alcuni bandi legati alle comunità energetiche o alla green community, con quest’ultimo però in scadenza il 18 agosto. Tempistiche troppo strette, hanno accusato alcuni dei amministratori presenti, a partire dall’assessore ai Lavori pubblici di Ronchi, Michela Lorenzon.

“Noi ci siamo mossi - il commento del sindaco di Capriva, Daniele Sergon - ma il nostro apparato amministrativo è il problema più grosso. Abbiamo sondato tutte le possibilità, nelle prossime settimane vaglieremo anche questa pista”. Per l’omologo di Cormons, Roberto Felcaro, “le idee ci sono ma spesso ci scontriamo contro i tempi dei progetti da presentare”, con procedure che non collimano tra la realtà dei fatti e gli obblighi imposti dal Piano nazionale. Criticità su cui la Regione aveva già stanziato 17 milioni per il Fondo di rotazione.

Questo, come ricordato da Zilli, sarà ulteriormente rimpinguato con l’assestamento di bilancio estivo di 5 milioni, così da “garantire a tutti fondi per almeno una progettualità”. Plauso allo strumento è arrivato anche dal sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna: “Anche un Comune come il nostro, seppur strutturato, ha bisogno di questo servizio. L’elemento del tempo è determinante”. Per accedervi, le amministrazioni dovranno pagare una quota di circa 1.800 euro come istruttoria a saldo, affidando automaticamente ad Albatros ulteriori servizi se la domanda sarà accolta.

Infine, l’esponente della giunta regionale ha anticipato che verso fine luglio ci sarà un incontro tra gli amministratori dell’ex provincia di Gorizia e il commissario dell’Ente di decentramento regionale (Edr) competente, per risolvere le problematiche sulle autorizzazioni legate ai finanziamenti delle ciclabili. Un tema legato al tavolo della Capitale europea della cultura 2025 poiché “l’idea del presidente Fedriga è che questa sia un’opportunità di sviluppo per tutto il territorio, in particolare quello circostante la città, sbloccando le risorse”.

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