Addio a Elda Soranzio, memoria storica della Resistenza in Bisiacaria

98 anni, aveva raccontato le storie del Cotonificio di Vermegliano e stava lavorando a una nuova pubblicazione. «Persona istrionica e curiosa».

Tace per sempre la voce dell’ultima staffetta partigiana della Bisiacaria: Elda Soranzio, nome di battaglia “Lina”, classe 1926, è scomparsa ieri sera, 25 gennaio 2025.

Nata il 23 settembre, ha sempre mantenuto il proprio carattere vivo e combattivo, curioso e sempre intraprendente. Ragazza madre, aveva deciso di crescere il figlio Carlo – che l’ha lasciata tre anni fa – completamente da sola. Tra le protagoniste del cotonificio di Vermegliano, del quale aveva parlato in una sua recente pubblicazione, aveva poi proseguito a lavorare in una bottega di alimentari di sua proprietà. Venduta la licenza all’allora Bennet, era così andata in pensione.

Memoria storica insostituibile, Soranzio ha per anni raccontato le vicende della Resistenza della quale è stata non solo testimone ma viva protagonista. Staffetta partigiana per l’Intendenza Montes, ha vissuto in prima persona il periodo della Resistenza.

Tra le altre attività, è stata sindacalista, militante del PCI e sempre in prima linea per le battaglie femministe. Ultimamente stava lavorando a una pubblicazione sul commercio artigianale dei contadini.

La patente l’aveva conseguita a 50 anni e, andata in pensione, aveva voluto iscriversi alla scuole medie, come racconta il nipote Sandro. Volontaria in ospedale, «era una donna con tante amicizie che aveva raccolto e curato nel corso degli anni. Era sempre indipendente tanto da girare in bicicletta nel mandamento fino a una certa età: ha continuato a guidare fino ai 96 anni», così il nipote.

«Era ironica e istrionica, tanto furba da essere chiamata in famiglia “La volpe” quanto buona da vestirsi da Babbo Natale per noi nipoti quando eravamo piccoli», racconta ancora Sandro.

Lascia cinque nipoti. La data delle esequie, che saranno in forma civile, deve ancora essere fissata. 

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