Accuse all'ex reduce Campanaro di Mossa, la figlia Maria Rita risponde al generale Burgio

La figlia dell'ex reduce di El-Alamein, residente per anni a Mossa, risponde alle accuse scritte del generale dei paracadutisti.

Dopo le rivelazioni fatte dal generale del carabinieri Carmelo Burgio, con un proprio post sui social, sul passato del maresciallo capo dei carabinieri Giuseppe Campanaro (nella foto, la storia è raccontata qui), arriva la replica della figlia dell'ex militare, deceduto alla fine di novembre. Maria Rita Campanaro ha così indirizzato una missiva all'alto ufficiale, in risposta alle accuse rivolte al genitore: "Mi sono permessa di inviarle questa breve missiva - si legge nel testo - in merito a tutte le parole che lei si è permesso di esprimere nei confronti di mio padre, recentemente insignito dal Quirinale della nomina a Commendatore della Repubblica italiana".

"Ma grazie a lei - prosegue la lettera -, tramite un post da lei scritto, vengo a conoscenza che lei si permette di mettere in discussione medaglie e fregi di mio padre, ma cosa ben peggiore lei si prodiga ad infangare il suo passato, dedicato fin da quando aveva 17 anni all'Arma dei carabinieri. Lei signor generale non si rende conto, cosa molto grave, che sta ridicolizzando un suo collega, la stessa Arma dei carabinieri ma soprattutto una persona appena deceduta, ancora da dargne degna sepoltura". Infine, la missiva si conclude con l'annuncio che la vicenda non finirà qui, molto probabilmente: "Inoltre, le voglio comunicare che, dopo aver dato degna sepoltura a mio padre, mi riserverò di portare la vicenda nelle sedi opportune".