Accusa di greenwashing alla Miko di Gorizia, la replica di Alcantara

Accusa di greenwashing alla Miko di Gorizia, la replica di Alcantara

la precisazione

Accusa di greenwashing alla Miko di Gorizia, la replica di Alcantara

Di Redazione • Pubblicato il 18 Mar 2022
Copertina per Accusa di greenwashing alla Miko di Gorizia, la replica di Alcantara

L'azienda umbra precisa che i giudici non si sono espressi sul merito della vicenda.

Condividi
Tempo di lettura

L'azienda umbra Alcantara ritorna sulla vertenza aperta davanti al Tribunale di Gorizia nei confronti della Miko, con l'accusa rivolta a quest'ultima di greenwashing. Attraverso lo studio legale Lca, la realtà controllata dal gruppo Toray Industries precisa che "il reclamo di Miko è stato accolto unicamente in ragione dell’insussistenza del requisito dell’urgenza che costituisce uno dei due requisiti per ottenere un provvedimento cautelare (come quello richiesto da Alcantara nei confronti di Miko per l’interruzione dell’ulteriore diffusione di messaggi pubblicitari ritenuti ingannevoli)".

"Chi avvia un procedimento cautelare - rimarcano - deve dimostrare, oltre alla fondatezza della propria contestazione, l’urgenza, ossia il motivo per cui non ritiene possibile attendere i tempi di un giudizio ordinario (che può avere una durata di circa 2/3 anni).
Ebbene, come detto, l’ordinanza si è limitata a ritenere insussistente il requisito dell’urgenza senza esprimersi e prendere posizione sull’ingannevolezza dei claim ambientali di Miko contestati da Alcantara (e censurati dalla precedente ordinanza del 26 novembre 2021)". Inoltre, dopo l'esito del procedimento cautelare e d’urgenza, ora le parti potranno avviare un giudizio ordinario.

In quest'ambito "il Tribunale adito - proseguono i legali - dovrà prendere posizione sul merito della questione, ossia valutare l’ingannevolezza dei claim veicolati da Miko S.r.l., non essendo più necessario valutare la sussistenza del requisito dell’urgenza (richiesto solo per l’ottenimento di provvedimenti cautelari)". La controparte evidenzia quindi che sono venuti meno i requisiti dell'urgenza ma che i giudici non sono entrati nel merito e "rimane aperto e non risolto il tema relativo all’ingannevolezza dei claim ambientali, dichiarati ingannevoli nella prima ordinanza".

Foto Dinamica by MIKO

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione

×