Abuso d'ufficio, il sindaco di Ruda contro la legge: «Scritta male, va modificata»

Il primo cittadino e coordinatore Anci dei piccoli comuni interviene nel dibattito: «È un reato che non ha un chiaro contorno d’applicazione».

“I sindaci non vogliono l'impunità né immunità che hanno altri ruoli istituzionali. I sindaci e gli amministratori vogliono norme chiare da applicare e rispettare" commenta Franco Lenarduzzi, sindaco di Ruda e coordinatore Anci piccoli comuni. Per il primo cittadino, "il dibattito sull’abuso d'ufficio è anacronistico, è una norma scritta male e va modificata".

"È un reato che non ha un chiaro contorno d’applicazione - rimarca - e ha dimostrato spesso di essere applicato senza risultato, provocando gravi danni anche sul piano umano agli accusati, poi assolti perchè riconosciuti nel non aver commesso il fatto. Chi non coglie questa sottolineatura che viene posta da diversi anni dall'Anci oltre che da tanti sindaci in maniera trasversale, è evidente che dimostra di essere da troppi anni distante dalla realtà e di non ascoltarla".

"Ridurre tutto questo alla definizione di 'paura di firma0 significa davvero non aver colto l'essenza del problema. Vivere troppo legati a logiche romane fa perdere il contatto con i veri problemi delle comunità locali ed è compito di chi lavora per risolvere i problemi sui territori, stando quotidianamente vicino ai cittadini, avanzare e proporre norme chiare, evitando storture” conclude Lenarduzzi.

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