«Abolire l’ingiusto Fondo amianto del 2023»: Bullian trasforma la proposta in progetto di legge

«Abolire l’ingiusto Fondo amianto del 2023»: Bullian trasforma la proposta in progetto di legge

ABROGARE IL DL 34/2023

«Abolire l’ingiusto Fondo amianto del 2023»: Bullian trasforma la proposta in progetto di legge

Di F.D.G. • Pubblicato il 27 Set 2025
Copertina per «Abolire l’ingiusto Fondo amianto del 2023»: Bullian trasforma la proposta in progetto di legge

Il consigliere regionale ritiene la misura necessaria in quanto «non sono i lavoratori esposti a beneficiarne» e poiché «i fondi restano congelati in attesa di chiarimenti della Commissione Europea sulla loro natura».

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Gli interventi critici dei mesi scorsi sulla necessità di revisionare il Fondo Amianto istituito con il decreto legge 34/2023 e le segnalazioni della situazione alle istituzioni europee si sono ora tradotti in un’iniziativa a carattere legislativo: Enrico Bullian, consigliere regionale del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg, ha presentato al Consiglio regionale un progetto di legge – sottoscritto anche dal consigliere e capogruppo Pd Diego Moretti - da sottoporre al Parlamento italiano per arrivare all’abrogazione del cosiddetto «decreto vergogna».

In una nota stampa, Bullian ricapitola le ragioni per cui la formulazione del DL 34/2023 «appare inaccettabile»: «Si tratta di un Fondo da 20 milioni di euro all’anno per un totale di 80 milioni fino al 2026. Fin qui potrebbe sembrare un intervento positivo volto a risarcire i lavoratori vittime delle malattie asbesto-correlate e gli eredi, ma purtroppo non è così: non sono i lavoratori esposti o gli eredi a beneficiare realmente del Fondo, bensì le società partecipate pubbliche del settore della cantieristica navale, incluse quelle già condannate per le patologie asbesto-correlate dei lavoratori».

Risorse che, oltretutto, permangono ancora congelate sia per gli anni 2023 che 2024, come Bullian stesso ha già potuto rilevare pochi mesi fa attraverso una richiesta di accesso agli atti dell’Inail (l’ente che gestisce il Fondo): «L’istruttoria è sospesa in attesa di un chiarimento della Commissione Europea che, in seguito a varie segnalazioni da parte delle associazioni delle vittime e anche nostre, ha sollevato dubbi circa la possibile natura di aiuti di Stato e concorrenza sleale per tali erogazioni». «Come prevedibile – puntualizza il consigliere regionale di Patto per l’Autonomia – per quegli anni la richiesta di accedere al Fondo è stata fatta da una sola società pubblica partecipata nell’ambito navale e non dai lavoratori».

Un fondo «storico» destinato direttamente ai lavoratori colpiti da patologie dovute all’amianto e alle loro famiglie esiste già, ricorda ancora Bullian: si tratta di «quello della legge 247/2007». Allo stato attuale, però, «40 milioni di euro giacciono congelati e improduttivi, quando invece potrebbero essere utilizzati a reale beneficio delle vittime e per la ricerca medica, in particolare sul mesotelioma. Per tutti questi motivi è più che mai necessaria la mia proposta di abrogazione del Fondo».

La proposta di legge, firmata da Moretti e dagli altri rappresentanti in Consiglio regionale di Patto per l’Autonomia, è stata concordata con le stesse associazioni che tutelano le vittime dell’amianto nel Monfalconese: Associazione Esposti Amianto di Monfalcone, associazione Ubaldo Spanghero e Lilt Isontina. «È stata già assegnata a luglio alla Commissione competente – conclude Bullian - e ora proseguirà l’iter con l’obiettivo di portarla all’attenzione del Consiglio regionale nei prossimi mesi, per dare finalmente un segnale di giustizia e rispetto verso le vittime dell’amianto». 

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