24 donatori italiani e sloveni in Transalpina: ritorna la donazione transfrontaliera con la nuova autoemoteca

Iniziativa il 14 giugno per la Giornata Mondiale del Donatore. «Il mezzo vada anche nella vicina Primorska». Plauso dai sindaci di entrambe le città.

Saranno 24 i donatori di sangue italiani e sloveni che si ritroveranno, simbolicamente, sabato 14 giugno in Piazza Transalpina a Gorizia per celebrare la Giornata Mondiale del Donatore di sangue. Un’iniziativa - terza a livello transfrontaliero - che ricorderà il compleanno di Karl Landsteiner, il medico austriaco che per primo ha scoperto i gruppi sanguigni A, B, 0 e AB, e il fattore Rh.

L'importanza culturale del gesto della donazione assume ulteriori significati di pace e fratellanza nell'anno in cui Gorizia e Nova Gorica sono assieme capitale europea della cultura: proprio per rimarcare il "valore culturale" del gesto della donazione l'Associazione Donatori Volontari Sangue FIDAS Isontina e la Croce Rossa Slovena di Nova Gorica festeggeranno assieme sabato 14 giugno 2025 nella significativa cornice di Piazza della Transalpina / Trg Evrope.

Il programma della manifestazione è particolarmente ricco: riprendendo una iniziativa già avviata alcuni anni fa, fin dalla mattinata l'unità mobile di raccolta "Egidio Bragagnolo" stazionerà sulla piazza: donatori italiani e sloveni doneranno assieme sull'autoemoteca sangue e plasma.

Dalle 9 si svolgeranno dimostrazioni sulle manovre fondamentali di rianimazione e sul corretto utilizzo del defibrillatore DAE e si potrà inoltre misurare gratuitamente glicemia, colesterolo e pressione sanguigna.

Alle 10 sono previste attività per i più piccoli tra truccabimbi, letture animate e giochi tematici, mentre alle 12 sul piazzale della Transalpina si esibiranno i gruppi folkloristici "Na Placi" di San Pietro di Gorizia, "Santa Gorizia", "Michele Grion" di Capriva e i danzerini di Lucinico.
Infine alle 13 sono in programma gli interventi istituzionali: oltre ai presidenti dei FIDAS Isontina, Feliciano Medeot, e della Croce Rossa Slovena di Nova Gorica, Ales Markocic, e dei sindaci di Gorizia e Nova Gorica, Rodolfo Ziberna e Samo Turel, hanno confermato la loro presenza Ana Zerjal, presidente della Croce Rossa Slovena, Vincenzo De Angelis, direttore del Centro Nazionale Sangue, e del ministro per gli sloveni all'estero e delle comunità nazionali Matej Arčon.

Nel corso degli interventi, saranno consegnati dei defibrillatori e sarà rinnovato il gemellaggio tra la Croce Rossa Slovena di Nova Gorica e la sezione FIDAS Isontina di Ronchi dei Legionari. Al termine l'attesa inaugurazione ufficiale della nuova unità mobile di raccolta regionale che andrà a sostituire quella attualmente in servizio e che sarà verrà intitolata all'indimenticato Egidio Bragagnolo.

La nuova autoemoteca sarà acquistata da FIDAS Isontina con il sostegno del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e della Cassa Rurale del Friuli Venezia Giulia e si auspica possa entrare in servizio entro fine estate. L'iniziativa del 14 giugno gode del patrocinio dei comuni di Gorizia e Nova Gorica, del Centro Nazionale Sangue ed è stata organizzata grazie al sostegno del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia e rientra nel programma generale della capitale europea della cultura 2025. Sono previsti 24 donatori sia italiani che sloveni e anche rappresentanti dalle varie associazioni regionali di donatori.
«Anche la cultura del dono ècultura ed è base per la nostra Capitale Europea della Cultura», ha ribadito il sindaco, Rodolfo Ziberna. «Dono è anche volontariato, senza il quale non esisterebbe Go! 2025», così ancora il primo cittadino goriziano.

Gli ha fatto eco, nella presentazione di stamattina in Sala Bianca a Gorizia, il vicesindaco di Nova Gorica, Tomaž Horvat: «Il sangue non si crea artificialmente ed è per questo che abbiamo bisogno di persone che si mettano a disposizione. Nel Goriziano c’è una tradizione molto longeva e ci sono migliaia di persone che sono disposte a donare il proprio sangue», così Horvat. «Tutto ciò ci rende onore ma è necessario insegnare a donare perché donare è un valore, così come la gentilezza e la prontezza nell’aiutare il prossimo. Tutto ciò aiuterà a creare un legame ancora più profondo tra le due città».

Grande la collaborazione tra le varie realtà: Aleš Markočič, direttore della Croce rossa di Nova Gorica, ha ribadito che «la donazione è ciò di più importante che si possa fare. Da anni si collabora con i donatori di sangue di Doberdò del Lago e di Ronchi dei Legionari. Al donatore importa donare e con questo gesto non dona solo sangue ma anche la vita. Da noi è grande la tradizione e agli ospedali della Primorska serve sempre sangue ma riusciamo ad aiutare tutta la Slovenia». Per il presidente di Fidas Isontina, Feliciano Medeot, il terzo appuntamento internazionale vedrà non solo «la donazione transfrontaliera nell’autoemoteca ma numerose attività per piccoli e grandi. Rinnoveremo il patto di gemellaggio tra Croce Rossa di Nova Gorica e il gruppo di Ronchi dei Legionari ma presenteremo la nuova autoemoteca che sarà a servizio di tutto il territorio regionale».

«Penso sia necessario ripensare anche alle caratteristiche per poter donare garantendo una sorta di ‘mercato unico’ tra Italia e Slovenia. Spero - ha concluso - che nel futuro la nostra autoemoteca possa viaggiare anche per le valli del Vipacco e dell’Isonzo».

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