LA SITUAZIONE
Strada del Brancolo, Panarito richiama le criticità per la viabilità: «Si verifichi l’idoneità al doppio senso di marcia»

Il consigliere comunale di Staranzano sottolinea episodi di difficoltà per bici e mezzi a motore verificatesi nella via, dovute soprattutto alla mancanza del fondo stradale ai lati della carreggiata.
Anche quest’anno non ci saranno fondi per la sistemazione del manto stradale di via del Brancolo. Come riportato nelle scorse settimane, il progetto di rifacimento proposto dall’amministrazione comunale di Staranzano non ha ricevuto approvazione - e dunque risorse economiche – in Regione nell’ambito della cosiddetta “concertazione”.
Sebbene un recente incontro tra amministrazione comunale e assessorato regionale alle infrastrutture abbia aperto spiragli di positività per un futuro ottenimento di fondi, è dalla «concertazione sfumata» che Raffaele Panarito, consigliere comunale di Staranzano, prende le mosse per riportare l’attenzione sulle condizioni in cui versa la strada.
«Mi rivolgo al Prefetto di Gorizia e al Sindaco di Staranzano per chiedere un contributo che è racchiuso in una sola parola, ovvero “sicurezza” – esordisce Panarito - il dissesto idrogeologico in cui si trova oggi la via del Brancolo è sotto gli occhi di tutti, amministratori compresi, ma oltre alle parole nessuno si muove da dietro una scrivania per verificare, sul posto, se l'arteria in questione sia o meno idonea al doppio senso di marcia».
Già in passato il consigliere di Libertà e Moderazione aveva richiamato l’attenzione sulla questione, proponendo ad esempio l’istituzione del transito alternato con tanto di semaforo. «Oggi il transito è incondizionato: auto, camion, tir, scuolabus, nonché bisarche con carichi pesanti, hanno diritto di impegnare regolarmente detto sedime – sottolinea nell’intervento odierno – pur essendovi segnaletica di pericolo per strada sdrucciolevole e limiti di velocità, dette misure d’attenzione non sono sufficienti poiché è il fondo stradale che manca».
Proprio a causa delle “voragini” ai lati della già stretta carreggiata, dovute all’assenza del fondo stradale, in diversi punti due auto fanno difficoltà a transitare in contemporanea e «ancor di più due autobus o due camion». Episodi di disagio e difficoltà si sono già verificati, rimarca Panarito: «Ricordo due cadute in bici per favorire il transito di un camion che sopraggiungeva in direzione opposta e una signora che, presa dal panico, non riusciva a fare retromarcia per agevolare il passaggio di un furgone. Questi ed altri episodi accadono regolarmente, soprattutto nel periodo estivo».
Tutto questo in una strada ben lungi dall’essere frequentata solo occasionalmente: «Ci sono quasi ventimila visitatori l'anno che raggiungono la Riserva Naturale Regionale della Foce dell'Isonzo e la via è sempre la stessa» puntualizza ancora il consigliere comunale. Ecco perché, a suo avviso, «una ricognizione, da parte di organi competenti (Polizia Stradale/Vigili Urbani e personale tecnico) con relativa relazione che attesti l'idoneità o meno alla circolazione nel doppio senso di marcia sarebbe un gesto quantomeno di responsabilità verso l'intera comunità» e un primo passo per avviarsi a risolvere la questione viabilità e sicurezza lungo il Brancolo.
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