Museo e Villaggio longobardo, pressing a Romans per sbloccare ultimi fondi

Museo e Villaggio longobardo, pressing a Romans per sbloccare ultimi fondi

la mattinata

Museo e Villaggio longobardo, pressing a Romans per sbloccare ultimi fondi

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 04 Mar 2024
Copertina per Museo e Villaggio longobardo, pressing a Romans per sbloccare ultimi fondi

Questa mattina la V commissione regionale si è riunita al polo culturale, visitando anche il cantiere. Il Comune vorrebbe avviare il museo entro GO! 2025.

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È stata una trasferta ‘sul campo’, quella che ha impegnato questa mattina i componenti della V commissione Cultura a Romans d’Isonzo. Dopo aver toccato alcuni siti Unesco come Aquileia e Palmanova, i consiglieri si sono quindi ritrovati in Casa Candussi Pasiani per conoscere il progetto dell’amministrazione comunale per il nuovo Museo dei Longobardi e quello del Villaggio tematico promosso dall’associazione Invicti Lupi. Una visita che arriva dopo le accese polemiche del Comune sulla mancata assegnazione di fondi regionali.

Il sindaco Michele Calligaris non aveva infatti risparmiato critiche per non aver ricevuto risorse nell’ultima concertazione per gli interventi sul polo. Nella mattina di oggi, però, non c’è stato spazio per le recriminazioni politiche, puntando a presentare i lavori da realizzare e quelli ancora parzialmente nel cassetto dei desideri. A premere, però, è la necessità di risorse per rendere il tutto più concreto, in particolare in vista della Capitale europea della cultura 2025. Un anno, questo, che non riguarderà solo Nova Gorica e Gorizia.

Attorno al tavolo, insieme agli esponenti dell’Aula regionale, anche gli assessori ai Lavori pubblici Francesca Bellanca e alla Cultura, Alessia Tortolo; così come consiglieri comunali di maggioranze e opposizione. Presenti anche i rappresentanti degli stessi Invicti Lupi e dell’associazione I Scussons. Il capo della giunta ha quindi illustrato quanto fatto finora sul futuro museo e i finanziamenti ottenuti, prima di andare a visionare il cantiere al secondo piano dell’immobile, attualmente fermo perché in attesa del progetto esecutivo sugli allestimenti.

Questa parte è coperta in parte da 349mila euro complessivi dalla Regione (tra progettazione, digitalizzazione, acquisto e restauro di reperti) e 100mila dal bando Piccoli progetti del Gect per GO! 2025. Al conto però mancano ancora circa 650mila euro, necessari per: l’acquisto di arredi, il completamento delle dotazioni multimediali e la creazione di un angolo dedicato alla realtà virtuale. L’ala laterale dello stabile, invece, annovera già 950mila euro dal ministero della Cultura per creare laboratori, uffici e deposito. Il progetto attende i pareri obbligatori.

Alla fine, è prevista una gestione a terzi del polo con un biglietto d’ingresso. Discorso a parte per la creazione del Villaggio longobardo, che dovrebbe sorgere nell’ex polveriera occupandone per ora circa due ettari su quasi 11 disponibili. Il presidente di Invicti Lupi, Matteo Grudina, ha illustrato l’ambiziosa idea che ammonta a 2,4 milioni di euro. Attualmente, il sodalizio ha ottenuto 500mila euro da un contributo regionale. «Vogliamo creare una struttura autonoma e non dipendente economicamente dalla Regione» ha precisato.

Su questo, il consigliere Antonio Calligaris (Lega) ha proposto di seguire il modello francese di Puy du Fou: un parco divertimenti a tema storico, nato alla fine degli anni Settanta e gestito oggi da un colosso del settore: «Sarebbe un ragionamento sul lungo periodo». Serena Pellegrino (Ave) ha invece criticato l’idea di porre un ticket d’ingresso per il Museo, auspicando invece un sostegno pubblico per permettere a tutti di accedere al patrimonio storico. Laura Fasiolo (Pd) ha evidenziato l’unanimità emersa in Consiglio comunale sugli interventi per il sito.

Plauso al lavoro portato avanti dal sodalizio è giunto da Rosaria Capozzi (M5s), mentre Enrico Bullian (Patto per l’Autonomia) ha auspicato che la Regione «dia priorità a interventi che possono avere una ricaduta immediata. Manca lo sprint finale per far chiudere il cerchio e avviare il museo». Positivo il commento sulla seduta da parte dello stesso presidente della commissione, Diego Bernardis: «Tali iniziative sono fondamentali per stimolare il turismo e arricchire culturalmente il territorio. La Regione è fortemente impegnata a sostenere tali obiettivi».

Alla mattinata era presente anche l’assessore regionale alla Cultura, Mario Anzil, che aveva già visitato Romans nei mesi scorsi: «I progetti di carattere culturale che il Comune di Romans d'Isonzo sta portando avanti consentiranno di valorizzare l'importante patrimonio storico e archeologico che quest'area custodisce, con potenziali ricadute positive per il territorio su molteplici fronti, anche in vista di Go!2025. La Regione si impegna a sostenere queste iniziative fondamentali per lo sviluppo delle comunità locali».

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