Monfalcone, l’assessore Calligaris fa chiarezza sul modello del nuovo Centro Servizi di via Natisone

Monfalcone, l’assessore Calligaris fa chiarezza sul modello del nuovo Centro Servizi di via Natisone

I SERVIZI

Monfalcone, l’assessore Calligaris fa chiarezza sul modello del nuovo Centro Servizi di via Natisone

Di F.D.G. • Pubblicato il 15 Dic 2025
Copertina per Monfalcone, l’assessore Calligaris fa chiarezza sul modello del nuovo Centro Servizi di via Natisone

La presidente dell’Ambito Carso Isonzo lo definisce «un laboratorio di vita quotidiana incentrato su relazione, formazione e integrazione». Ripensate le attività rispetto al precedente centro a bassa soglia.

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Riaperto e inaugurato martedì 9 dicembre, il nuovo Centro Servizi di via Natisone a Monfalcone e i suoi servizi sono stati oggetto di discussione durante l'ultimo Consiglio comunale dello scorso giovedì. La struttura, ricavata dall’edificio della stazione di posta e precedentemente adibita a centro a bassa soglia, è a servizio di tutti e dieci i Comuni del Mandamento afferenti all’Ambito Carso Isonzo Adriatico per contrastare i casi di marginalità sociali favorendo l’assistenza e il reinserimento in società delle persone più bisognose.

A fare chiarezza durante la seduta consiliare è stata Marta Calligaris, assessore alle politiche e attività sanitarie del Comune di Monfalcone e presidente dell’Ambito. Per l’occasione è stato puntualmente precisato come gli interventi sullo stabile non abbiano riguardato una semplice riqualificazione dell’immobile, ma anche un completo ripensamento del modello di intervento e delle attività fornite dal Centro.

«Il Centro Servizi nasce infatti per offrire un percorso di presa in carico integrata, orientamento e accompagnamento personalizzato dedicato a adulti e nuclei familiari senza fissa dimora o con difficoltà abitative, disagio socio-economico o situazioni di multiproblematicità – ha spiegato Calligaris - erogando prestazioni progettate per facilitare l’accesso ai servizi territoriali, favorire la presa in carico da parte del Servizio Sociale e dei servizi sociosanitari, offrire sostegno amministrativo, orientamento verso percorsi formativi e lavorativi e accompagnamento personalizzato, con anche servizi a bassa soglia per l’igiene personale, come lavanderia e docce».

All’interno del Centro sono inoltre attivi il servizio per l’accesso alla residenza anagrafica fittizia e un ambulatorio sanitario; continuativa è la presenza degli assistenti sociali. Oggi, prosegue l’assessore, «circa 50 persone usufruiscono della mensa cittadina ma solo una parte – circa il 20% - rientra tra gli utenti a fissa dimora, che rappresenta il target principale». Proprio per questo «la mensa e l’emporio solidale continueranno ad operare nelle sedi attuali, mentre la struttura di via Natisone, che non si limita alla mera distribuzione dei pasti, si concentrerà sui servizi essenziali e sulle attività di accompagnamento come laboratori, percorsi di inclusione e creazione del curriculum, anche mettendo a disposizione postazioni informatiche affinché chi la frequenta possa cogliere concrete opportunità per reintegrarsi nel tessuto sociale e lavorativo e ritrovare il proprio ruolo nella comunità». Il Centro Servizi, infine, è anche aperto alla collaborazione con associazioni ed enti del terzo settore cittadino, sempre nell'ottica di costituire «un laboratorio di vita quotidiana dove si lavora su relazione, formazione e integrazione».

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