Manolo Cocho inaugura l'arte a Portopiccolo, poesia e colori a Sistiana

Manolo Cocho inaugura l'arte a Portopiccolo, poesia e colori a Sistiana

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Manolo Cocho inaugura l'arte a Portopiccolo, poesia e colori a Sistiana

Di Redazione • Pubblicato il 17 Ott 2021
Copertina per Manolo Cocho inaugura l'arte a Portopiccolo, poesia e colori a Sistiana

Inaugurato il nuovo spazio, gestito da Portopiccolo e Casa Cave. Protagonista un artista internazionale.

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È stato inaugurato oggi il nuovo spazio culturale “L’energia dei luoghi” a Portopiccolo di Sistiana, in comune di Duino Aurisina. L'area sarà dedicata all'arte contemporanea e alla ricerca artistica e relazionale più attuale, con uno sguardo attento anche alle proposte del territorio e sarà gestito da Casa Cave, in collaborazione con il Gruppo78 International Contemporary Art di Trieste. Il tutto si inserisce nel progetto "Il viaggio della pietra da Aurisina al mondo – Le tre sculture".

Il primo evento nei nuovi spazi è l'anteprima della mostra “Mare Primo” dell'artista internazionale Manolo Cocho (nella foto), a cura della critica d'arte Maria Campitelli, con la quale l'artista messicano ideò nel 2014 l'importante progetto “Ponte Internazionale Italia-Messico”.  Il prezioso lavoro pittoricod dell'artista multidisciplinare, con all'attivo più di cento mostre in Messico, Europa, Stati Uniti e Canada è stato presentato in anteprima con alcune grandi tele e anticiperà la mostra che vedremo in primavera, nella sua versione integrale.

Cocho è anche curatore e coordinatore del programma Arte, scienza e complessità del “C3 Centro delle Scienze della complessità dell'Università nazionale autonoma del Messico”. Secondo Campitelli, “Manolo Cocho intraprende un grandioso lavoro artistico per visualizzare un pensiero. La conoscenza scientifica è intimamente legata alla sua produzione artistica. L'opera, per Manolo Cocho, è la dimostrazione poetica di un'idea che cresce alimentandosi di filosofia, scienza, mito in un coagulo di materia e spirito, di passato e presente, in proiezione futura".

"Il suo pensiero è aggiornato su sistemi di reti che crescono all'infinito innescando la teoria della complessità e del caos. Le opere, tutte straordinariamente vivide, gonfie di motivi grafici interrelati come di stesure cromatiche sapientemente pittoriche, divengono la traduzione visiva, della sua cosmogonia. Scienza ed arte sono intimamente connesse come già accadde nel Rinascimento ad opera di Leonardo da Vinci".

"Mare Primo - conclude la curatirce - è una mostra sul mare che racconta l’infinito dello scibile e attiene all'origine della vita, al concetto di primigenio. Tra le griglie grafiche e gli impeti di colore di Manolo Cocho scende l'universo. Dentro c'è tutto”.

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