Gorizia ragiona sull'Europa del dialogo tra culture con la diplomatica Marta Kos

Gorizia ragiona sull'Europa del dialogo tra culture con la diplomatica Marta Kos

GLI APPUNTAMENTI

Gorizia ragiona sull'Europa del dialogo tra culture con la diplomatica Marta Kos

Di Francesca Diviacchi • Pubblicato il 10 Set 2025
Copertina per Gorizia ragiona sull'Europa del dialogo tra culture con la diplomatica Marta Kos

La commissaria europea slovena ne parlerà con i direttori di Primorski e Messaggero Veneto il 12 settembre. Atteso in città anche il consiglio permanente della Cei. Venerdì 23 settembre, in Piazza Transalpina, la veglia liturgica come segno di speranza e dialogo tra popoli.

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Stamane, mercoledì 10 settembre, l’arcivescovo di Gorizia monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli ha presentato due appuntamenti di rilievo che vedranno la città di Gorizia protagonista a livello europeo ed ecclesiale. Alla conferenza stampa di presentazione hanno preso parte anche Mauro Ungaro, direttore di Voce Isontina e Livio Semolič, segretario generale di Unione Culturale Economica Slovena.

Il primo appuntamento annunciato dall’arcivescovo riguarda la veglia di preghiera, che si terrà venerdì 23 settembre alle ore 20 in piazza Transalpina, in occasione della presenza del Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana, in programma a Gorizia dal 22 al 24 settembre. Alla veglia parteciperanno i vescovi italiani, insieme a una rappresentanza di quelli sloveni e croati, nonché i sindaci di Gorizia e Nova Gorica.

Come ha spiegato l’arcivescovo Redaelli, la veglia non sarà solo un momento liturgico, ma anche un’occasione di dialogo tra le diverse realtà ecclesiali e sociali. «Celebrare questo evento proprio su una piazza che un tempo divideva e oggi unisce – ha sottolineato il prelato – significa lanciare un segno di speranza in un’Europa attraversata da tensioni e conflitti, mostrando che i confini possono essere superati attraverso il dialogo e la collaborazione. È un piccolo segno di speranza in questo momento difficile».

Il Consiglio episcopale permanente, che solitamente si riunisce quattro volte l’anno a Roma, quest’anno ha accettato l’invito, da parte dell’arcivescovo Redaelli, a svolgere uno dei quattro appuntamenti a Gorizia. L’organismo è composto da 16 vescovi, a capo delle Regioni ecclesiastiche, 12 presidenti delle Commissioni che seguono diverse tematiche pastorali e 5 membri della Presidenza.

L’incontro del pomeriggio sarà dedicato a un momento di confronto tra i membri del Consiglio e i vescovi delle diocesi slovene, alcuni vescovi delle diocesi croate e tutti i vescovi e arcivescovi della regione Friuli Venezia Giulia. Durante questo dialogo si discuterà delle realtà ecclesiastiche locali e delle peculiarità che caratterizzano l’area. Nel corso della veglia sarà inoltre firmata una dichiarazione congiunta per la pace, accompagnata da momenti di preghiera in diverse lingue.

Particolare attenzione sarà riservata ai giovani, invitati non solo come spettatori, ma come protagonisti attivi della preghiera. «Se chiediamo la pace – ha sottolineato l’arcivescovo – sono i giovani i veri protagonisti, che possono costruirla vivendo il loro presente e il loro futuro in spirito di unità». L’evento si concluderà entro le 21, lasciando alla piazza Transalpina un segno simbolico del dialogo e della riconciliazione tra popoli e culture.

Il secondo appuntamento reso noto è stato “Europa, culture in dialogo. Superare i confini per essere Capitale di una Cultura europea”, la rassegna promossa dall’Arcidiocesi di Gorizia all’interno dell’anno di GO! 2025. Dopo i primi incontri che hanno visto protagonisti il cardinale José Tolentino de Mendoça, Paolo Mieli e Roberto Antonione, sarà il turno di Marta Kos, diplomatica e politica slovena della Commissione Europea per l’Allargamento e la Politica di Vicinato.

L’iniziativa si terrà venerdì 12 settembre alle 19.30 a Gorizia, nella Sala dell’ex Consiglio provinciale di Corso Italia, dove Kos dialogherà con Igor Devetak, direttore del Primorski Dnevnik, e con Paolo Monsanghini, direttore del Messaggero Veneto. L’incontro sarà introdotto da Livio Semolič, segretario generale di Unione Culturale Economica Slovena e moderato da Mauro Ungaro, direttore del settimanale diocesano.

L’incontro affronterà i temi della cooperazione europea e dell’integrazione proponendo un focus particolare sull’allargamento dell’Unione verso i Paesi dei Balcani e dell’Est, tra cui l’Ucraina, ancora sotto attacco russo. Come ha sottolineato Livio Semolič «Si parlerà di collaborazione proprio in un momento di grande difficoltà, evidenziando come l’Unione, ancora oggi, a ottant’anni dalla sua nascita, continui a garantire la pace. Inoltre, si affronteranno tematiche transfrontaliere legate a Gorizia e Nova Gorica, con l’obiettivo di riflettere su ciò che possiamo fare per inviare un messaggio di pace, rafforzando valori comuni e percorsi di dialogo».

Il segretario generale di SKGZ ha inoltre annunciato che la Commissaria Kos sarà accompagnata da tutto il suo staff di Gabinetto, composto da 16 persone provenienti da diversi Paesi europei. Il gruppo parteciperà all’incontro e si fermerà anche nella giornata successiva per visitare le due città, simbolo della Capitale europea della Cultura 2025.

L’incontro è promosso da Arcidiocesi di Gorizia, Voce Isontina, i Visionari Comunità di Impegno Politico, Città dell’Uomo APS, in collaborazione Unione Culturale Economica Slovena, Confederazione Organizzazioni Slovene, Kulturni Center Lojze Bratuz e Kulturno dom di Gorizia, Istituto di Storia Sociale e Religiosa e Società Filologica Friulana. Media partner sono i quotidiani Il Piccolo e Messaggero Veneto del Gruppo Nem, mentre sponsor è A2A Energiefuture SpA.

Vista la disponibilità limitata dei posti, è richiesta la prenotazione scrivendo a eventi@arcidiocesi.gorizia.it. I successivi appuntamenti della rassegna si terranno il 29 settembre con Paolo Gentiloni alle 18.30 al Kulturni Center Lojze Bratuz, il 27 ottobre con Enrico Letta, e si concluderanno l’8 novembre con il cardinale Luis Antonio Tagle.

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