LE DICHIARAZIONI
Fincantieri – Monfalcone, il commento di Bullian e Moretuzzo: «Spaccatura netta nella Lega, serve legge regionale specifica»
I consiglieri regionali di Patto per l’Autonomia auspicano «azioni puntuali dettate da rispetto reciproco» tra Azienda e territorio. L’invito all’Ad Folgiero: «Ritiri le richieste di contributo su Fondo Amianto».
La mozione unitaria del Consiglio comunale di Monfalcone su Fincantieri e le reazioni dei vertici dell’Azienda e della Regione continuano a suscitare dibattito politico. Il commento proviene ora dai consiglieri regionali Enrico Bullian e Massimo Moretuzzo: «Nessuno vuole la chiusura del cantiere, ma vogliamo riequilibrare i benefici per il territorio».
«Facile dire che va tutto bene dalla prospettiva di Trieste, dove ci sono la sede legale e i “colletti bianchi” di Fincantieri – osservano i due esponenti in Regione di Patto per l’Autonomia-Civica Fvg – mentre le “tute blu” del subappalto stanno a Monfalcone nei doppi fondi delle navi, a basso reddito, negli appartamenti sovraffollati e senza posti negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia per i propri figli».
La «consapevolezza» della situazione dimostrata dall’amministrazione comunale di Monfalcone, proseguono Bullian e Moretuzzo, stride però con «l’effetto che ciò ha avuto ai pieni alti» e dimostrerebbe una «spaccatura netta» all’interno della Lega Fvg: da un lato una «linea critica verso il colosso industriale» che i due associano alla figura di Anna Maria Cisint, dall’altro la «linea morbida del presidente Fedriga il cui principio guida sembra sia quello di “non svegliar il can che dorme”».
Anche i due consiglieri di Patto per l’Autonomia sottolineano come le ricadute del modello produttivo di Fincantieri sulla città di Monfalcone, specialmente in termini di «alta tensione abitativa e fortissimo impatto migratorio», sono «indubbie e profonde», ribadendo dunque la «necessità di una legge regionale specifica sul “caso Monfalcone”». Una legge che sia «capace di affrontare in modo integrato le questioni sociali, abitative, occupazionali, educative, giovanili, sportive e di welfare che gravano sulla città» – nella cui ottica, ricordano entrambi, «avevamo proposto la realizzazione di uno studio sociologico ad hoc di supporto».
L’attenzione di Moretuzzo e Bullian va anche alla parallela questione del Fondo sull’amianto, il cui dibattito in Consiglio regionale è previsto per giovedì 13 novembre. I due “invitano” intanto l’Ad Pierroberto Folgiero a dare un «primo segnale concreto»: «Ritiri le richieste di contributo che Fincantieri ha presentato a Inail sul Fondo per le Vittime dell’Amianto, lasciando allo Stato quegli 80 milioni di euro per aumentare le rendite alle vere vittime o per la ricerca sulle malattie da amianto, in particolare sul mesotelioma».
L’augurio finale degli esponenti di Patto per l’Autonomia è l’avvio di una «nuova fase di rispetto reciproco che preveda azioni puntuali: il Monfalconese ha bisogno di risposte reali, non di polemiche o di dibattiti inconcludenti».
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