L'INTERROGAZIONE
Biblioteca Statale Isontina ancora senza personale, Fasiolo interroga la Giunta

La consigliera Fasiolo si dice preoccupata per la «situazione stagnante in una biblioteca che soffre. Direzione poco presente».
Presentata due giorni fa ed esposta oggi, venerdì 1° agosto, l’interrogazione da parte della consigliera regionale del Pd Laura Fasiolo, per portare all’attenzione della giunta la situazione della Biblioteca statale isontina di Gorizia, con la presenza di Marco Menato, responsabile cultura della segreteria provinciale.
La consigliera ha illustrato alcuni aspetti critici sulla gestione della Biblioteca, a partire dalla situazione del personale perché, su un organico previsto di 29, attualmente sono presenti circa 12 dipendenti, in gran parte addetti alla vigilanza, senza bibliotecari di ruolo, quando ne servirebbero almeno 5, né funzionari amministrativi. «Ci sarebbero dei candidati che vorrebbero venire a lavorare, persone comunque con una certa esperienza nel settore che potrebbero aiutare nella gestione della Biblioteca, ma non sono stati fatti dei bandi appositi dal ministero. È una competenza dello Stato sì, però ingloba anche la civica» sono state le parole di Marco Menato, che ha introdotto la seconda problematica riguardante la questione dei bandi. Nei mesi precedenti sono stati indetti bandi riguardanti gli archivi di stato di Gorizia e Udine per posizioni non dirigenziali, ma nessuno per la Biblioteca statale isontina causando impossibile l’inserimento di nuovo personale specializzato. «La domanda sorge legittima – ha parlato la consigliera – qual è la ragione per cui la direzione generale biblioteche non promuove analoghe procedure a favore della Biblioteca isontina, di cui è ben nota l’assenza di personale».
A queste difficoltà si aggiunge la gestione della biblioteca affidata al dottor Luca Caburlotto che, essendo responsabile anche di altre sedi oltre a quella di Gorizia, può dedicare alla Biblioteca isontina solo una presenza limitata di circa un giorno a settimana. L’assenza di una figura direttiva stabile e l’impossibilità di contare su un personale bibliotecario qualificato hanno reso difficile l’inserimento della biblioteca all’interno dei programmi per GO! 2025.
Anche la gestione ordinaria ne risente in quanto, per tutto il mese di luglio la biblioteca è rimasta chiusa nei pomeriggi. «Gorizia come capitale della cultura porta un vanto, ma bisogna valorizzare meglio la cultura – sono state ancora le parole della consigliera Fasiolo – tutto quello che è stato fatto per la città in questo anno è sicuramente utile, però vedere che la capitale della cultura ha una biblioteca senza bibliotecario e che non è stata coinvolta per nulla nel progetto, è un peccato». Ha continuato poi «Non si è sentito parlare di iniziative per GO! 2025 riguardanti la biblioteca, di full immersion o mostre perché è tutto quanto contenuto per l’assenza di personale».
A rispondere alle questioni sollevate è stato l’Assessore alla cultura Mario Anzil che, dopo aver parlato con il direttore Luca Caburlotto, ha riconosciuto l’assenza di bibliotecari nella struttura, precisando che però alcune funzioni vengono comunque svolte attraverso esternalizzazioni su alcuni progetti e con rafforzamento del personale a livello amministrativo. «Loro si sentono ottimisti perché sostengono che, nonostante non ci siano bibliotecari, c’è comunque altro personale che si dà da fare e quindi si riesce ad andare avanti, anche se un po’ a fatica» ha concluso la consigliera.
In contrasto con la situazione di Gorizia, la consigliera ha evidenziato il ruolo positivo svolto dal Consorzio Culturale del Monfalconese, realtà che, grazie alla gestione comunale, ha dimostrato maggiore efficienza e capacità progettuale. È stato avviato il servizio online di biblioGO! sostenuto anche da finanziamenti regionali, insieme a molti altri progetti come la realizzazione di un polo culturale di valenza di interesse regionale che ha permesso di valorizzare il territorio culturale con iniziative concrete. «Questo aspetto è un concetto di ammirazione e considerazione per quello che riesce a fare la realtà del Consorzio Culturale di Monfalcone in collaborazione con il Consorzio di Bonifica, che sta decollando con iniziative culturali, quando noi siamo in una situazione di stagnazione con una biblioteca che soffre, senza bibliotecario e una giusta gestione» continua la consigliera
La situazione della Biblioteca statale isontina evidenzia una fragilità strutturale: «Dal punto di vista culturale bisogna puntare su progetti a lungo termine, su fondi e finanziamenti e non su progetti momentanei. Stiamo perdendo di vista le priorità con troppi soldi buttati»commenta ancora Laura Fasiolo.
«Credo si faccia solo del male alla Biblioteca Statale Isontina se non si menziona che i servizi ordinari al pubblico vengono tutti svolti, dal prestito alla consultazione, fino al prestito interbibliotecario, document delivery, riproduzioni, prestiti per mostre e informazioni sia in presenza che on-line», precisa il direttore Caburlotto. «Non solo, stiamo procedendo anche con acquisti e acquisizioni, tra cui la biblioteca del papà di Carlo Michelstaedter, Alberto».
Sul tema del giovane poeta e filosofo «siamo co-promotori assieme al Comune di Monfalcone della mostra che si svolgerà lì a settembre ma proseguiamo anche con la stampa di Studi Goriziani, stiamo per uscire con il 118 e stiamo vagliando il numero 119 che raccoglierà gli atti del convegno in ricordo di Maddalena Malni Pascoletti ma siamo anche stati coeditori di un volume plurilingue su Gorizia».
Il direttore ha ribadito anche come la Biblioteca stia proseguendo in un progetto per l’acquisizione del Certificato Prevenzione Incendi con un costo totale di circa 1,3 milioni di euro. «Per la prima volta, tra l’altro, abbiamo ospitato èStoria nel giardino della Biblioteca. Queste sono le varie attività che dimostrano come la Bsi funzioni, evitando di citarle si rischia di fornire una pessima immagine del nostro istituto». La Bsi ha anche «completato l’intero restauro per 150mila euro per tutte le imposte oscuranti dell’intera biblioteca che ho trovato in grande degrado con rischio crollo», così ancora Caburlotto
Per quanto riguarda il discorso personale «il Ministero ha assunto dal 2023 cinque amministrativi ed è in corso la sesta assunzione ma vi è un grosso problema con la graduatoria perché vi sono vari rifiuti, in pochi si vogliono trasferire a Gorizia. Fortunatamente stiamo risolvendo con una società in-house. Per quanto riguarda i bibliotecari abbiamo un ausilio grazie a catalogatori esterni: abbiamo catalogato un intero fondo militare donatoci nel 1938. Come premio stiamo ricevendo alcune donazioni come quella del professor Sergio Tavano», racconta ancora il direttore.
È lo stesso Caburlotto a ringraziare «tutto il personale che permette l’apertura e lo svolgimento delle attività. Va detto che io sono presente ogni giorno al telefono, al colloquio con i dipendenti e disponibile da remoto con la firma digitale facendo proseguire il lavoro dell’istituto. La mia è una presenza fisica sì una volta al giorno – conclude Caburlotto – ma decisionale e di responsabilità ogni giorno».
Ha collaborato Ivan Bianchi.
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