Anche Staranzano sperimenta il Controllo di Vicinato, domani la firma del protocollo d'intesa in Prefettura

Anche Staranzano sperimenta il Controllo di Vicinato, domani la firma del protocollo d'intesa in Prefettura

L'INTESA

Anche Staranzano sperimenta il Controllo di Vicinato, domani la firma del protocollo d'intesa in Prefettura

Di Federico De Giovannini • Pubblicato il 01 Ott 2025
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Lo strumento prevede una ‘rete’ di cittadini che mantiene l’attenzione su ‘situazioni anomale’ nel proprio vicinato. Un coordinatore opportunamente formato provvede all’eventuale segnalazione alle Forze dell’Ordine.

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Ha aperto la strada Gorizia, siglando l’intesa pochi giorni fa. Ora è Staranzano, secondo Comune della provincia, a prepararsi a adottare ufficialmente il protocollo sperimentale del cosiddetto “Controllo di Vicinato”: è previsto per domani giovedì 2 ottobre, alle ore 11, l’incontro con il prefetto di Gorizia Ester Fedullo per sottoscrivere il documento del protocollo d’intesa.

Sarà il sindaco Marco Fragiacomo a firmarlo, accompagnato dai due consiglieri comunali Raffaele Panarito e Vladimiro Dijust, entrambi attivatisi in questi ultimi mesi (anche a seguito dei ravvicinati furti a fine marzo) per promuovere iniziative di sicurezza nel comune bisiaco.

Il protocollo, impostato dagli uffici della Prefettura ed inviato al Ministero dell’Interno, prevede – si legge nel vademecum operativo - «la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona e la collaborazione con le Forze di polizia statali e locali. Fare ‘Controllo di Vicinato’ significa promuovere la sicurezza urbana attraverso la solidarietà tra i cittadini, allo scopo di ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone».

In parole semplici, l’idea è quella di creare una rete di cittadini attenta alla propria zona residenziale (l’adesione di vie o aree urbane è e sarà segnalata con un opportuno cartello) che, in caso di comportamenti sospetti e «situazioni anomale che possono generare apprensione ed allarme», segnali la circostanza al referente per l’area stessa definito ufficialmente “Coordinatore di Gruppo”, il quale provvederà all’eventuale allertamento delle Forze dell’ordine.

«Ciò non significa che i cittadini si mettono a fare le ronde – chiarisce il sindaco Fragiacomo – ma che sia implementata l’attenzione nel proprio vicinato verso eventi inusuali che destano sospetto di eventuali malintenzionati». Il “Coordinatore” di ciascun gruppo sarà infatti un soggetto adeguatamente formato su come comportarsi e su quali segnalazioni prendere in considerazione rispetto ad altre per la loro effettiva natura ed importanza, sulla base di criteri concordati con le Forze dell’Ordine stesse.

«Il gruppo di “Controllo del Vicinato” non si sostituisce alle Forze di polizia che hanno il compito esclusivo di svolgere l’attività di repressione e di ricerca degli autori dei reati – specifica ed evidenzia il vademecum - pertanto a titolo esemplificativo: non interviene attivamente in caso di reato, fatte salve le prerogative che la legge riserva ad ogni cittadino; non fa indagini sugli individui; non si intromette nella sfera privata altrui. Solo in presenza di situazioni che richiedano l’immediato intervento delle Forze di Polizia (quali ad esempio furti, rapine e aggressioni in atto), i componenti del gruppo dovranno chiamare direttamente il Numero Unico Emergenza».

Tra le azioni richieste invece ai membri del gruppo di controllo vi sono la «creazione un canale di comunicazione per scambiare rapidamente informazioni tra vicini e riversarle al coordinatore del gruppo», l’invito a comportamenti di reciproca assistenza ai propri vicini – specie se soli, anziani, o assenti e lontani dalla propria abitazione – e l’individuazione, sulla base delle indicazioni fornite dal Coordinatore, dei «“fattori di rischio ambientale” che favoriscono furti e truffe»: scarsa illuminazione, per esempio, oppure accessi vulnerabili alle abitazioni e presenza di persone.

La durata di questo strumento sarà di un anno e il carattere, come anticipato, prettamente sperimentale. Il primo cittadino di Staranzano, in vista dell’ufficializzazione di domani, conclude definendola «un’iniziativa importante nel solco del nostro lavoro per rafforzare la sicurezza». Sta nel frattempo procedendo, puntualizza infine Fragiacomo, il lavoro sull’implemento della rete di telecamere di videosorveglianza, la cui installazione è prevista nel 2026. I dispositivi saranno integrati alla rete territoriale già gestita e governata dal Centro di Elaborazione Dati di Monfalcone.  

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