LA NOVITÀ
Gorizia lancia il 'Controllo di vicinato', cittadini chiamati a vigilare sulla sicurezza

Sottoscritto in Prefettura il protocollo con il sindaco Ziberna. Al via la sperimentazione su alcune aree. «Non ci saranno sceriffi» né «ronde padane».
Si chiama “Controllo di vicinato” ed è il nuovo progetto che nascerà dal protocollo d’intesa sottoscritto questa mattina, 25 settembre, nella prefettura di Gorizia dal prefetto, Ester Fedullo, e dal sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna. Presenti il questore, Luigi Di Ruscio, e l’assessore Francesco Del Sordi oltre ai comandanti provinciali dei Carabinieri Massimiliano Bolis, e della Guardia di Finanza, Andrea Esposito.
Il progetto prevede un modello di “sicurezza partecipata” mirato a valorizzare la collaborazione tra Forze di Polizia e cittadini. Gruppi di volontari avranno il compito di monitorare il territorio e segnalare situazioni sospette alle Forze di Polizia tramite coordinatori appositamente formati e potranno fornire ogni informazione utile su episodi che accadono nella propria zona di residenza e che potrebbero configurare reati quali i furti in abitazione che maggiormente ingenerano timori e preoccupazione tra la popolazione soprattutto più fragile.
Tale strumento risponde all’ esigenza di migliorare il livello di sicurezza percepita, valorizzando il contributo dei cittadini nell’ attività di prevenzione e di controllo del territorio nel rispetto dei limiti e delle competenze espressamente indicati nel protocollo e senza sostituirsi alle attività istituzionali delle Forze dell’Ordine.
«La sicurezza non è appannaggio unico delle forze di Polizia ma prevede prenda parte anche la società civile», così Fedullo a margine. Il prefetto ha anche ricordato i vari progetti in atto tra cui la videosorveglianza per il controllo del territorio. «Ora i cittadini assumeranno un ruolo importante e potranno segnalare tramite il proprio coordinatore di gruppo alcune situazioni, chiaramente non sostituendosi alle forze dell’ordine che dovranno intervenire».
Soddisfatto il sindaco Ziberna che, nel ringraziare le forze dell’ordine, ha constatato come «se la nostra città ha una sicurezza che è assicurata e garantita lo dobbiamo alla collaborazione e la cooperazione e alle forze dell’ordine. La sicurezza non è mai definibile in senso assoluto ma sempre in termini di percezione personale. C’è il piacere di vivere in un luogo sicuro». Ziberna ha voluto «sgombrare il racconto da alcuni ricordi come le ronde padane, non ci saranno né armi né divise né etichette che li possa far riconoscere».
«Intelligenza sociale» l’ha definita l’assessore comunale Francesco Del Sordi: «Non possiamo mettere telecamere a ogni angolo come chiedono i cittadini ma possiamo chiedere alla cittadinanza di fare quanto dovrebbe succedere nella società civile. Per ora è una sperimentazione e a un anno dalla partenza sceglieremo come procedere. Ribadisco che non si tratta di un pattugliamento ma un controllo da parte di persone che saranno debitamente formate».
Il controllo avverrà in modo perimetrato in varie aree che saranno seguite da varie squadre. «La collaborazione del cittadino è fondamentale e questo progetto non vuole far diventare la città né il Grande Fratello né vogliamo sceriffi in giro, semplicemente avere più antenne e più sensori nel territorio, ecco quanto auspichiamo».
Il Prefetto Fedullo, a margine dell'incontro ha confermato che un medesimo protocollo, con le stesse finalità, sarà sottoscritto con il Comune di Staranzano la prossima settimana.
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