Aiuti e meno burocrazia, i comuni nella nuova Zls da Gorizia a Monfalcone

Aiuti e meno burocrazia, i comuni nella nuova Zls da Gorizia a Monfalcone

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Aiuti e meno burocrazia, i comuni nella nuova Zls da Gorizia a Monfalcone

Di Redazione • Pubblicato il 08 Apr 2022
Copertina per Aiuti e meno burocrazia, i comuni nella nuova Zls da Gorizia a Monfalcone

Approvata la lista dei comuni, atteso il decreto del governo. Le zone interessate e i vantaggi.

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Sono stati definiti i comuni che la Regione ha inserito nella Zona logistica semplificata (Zls). Si tratta di aree dove le aziende possono insediarsi con un iter più rapido e veloce, con ricadute attese di enorme importanza per lo sviluppo economico e l'occupazione regionale. Nell'elenco illustrato quest'oggi dagi assessori alle Infrastrutture, alle Finanze, all'Energia e alle Attività produttive, si contano 26 territori, tra cui Gorizia. La zona avrà la durata di 7 anni, rinnovabile per altri 7, coinvolgendo 1457 ettari. Questi, però, non sono già perimetrati: saranno individuati di concerto con Regione e Municipi.

Ciò avverrà nel momento in cui sarà presentato un progetto imprenditoriale. Il progetto sarà quindi inoltrato al Consiglio dei ministri attraverso un Piano di sviluppo strategico, indicando i comuni interessati: Amaro, Buja, Buttrio, Brugnera, Cervignano del Friuli, Cividale, Manzano, Mereto di Tomba, Moimacco, Monfalcone, Mossa, Osoppo, Pavia di Udine, Pordenone, Ronchi dei Legionari, San Giorgio di Nogaro, San Giovanni al Natisone, San Vito al Tagliamento, Spilimbergo, Staranzano, Tarvisio, Torviscosa, Udine, Venzone e Zoppola e la già citata Gorizia. Previsti anche gli Aiuti a finalità regionale.

Questi andranno a zone svantaggiate, per favorire la coesione e la crescita di questi territori, sviluppando investimenti o attività economiche supplementari. La Commissione europea ha approvato di recente la carta italiana per gli Afr e il quadro ha validità dal primo gennaio 2022 fino al 2027. L'assessore alle Finanze ha spiegato che, rispetto al passato (negli scorsi settennali), oggi sono stati raggiunti obiettivi di maggiore vantaggio: è infatti raddoppiato (da 110mila a 210mila) il numero di abitanti dei territori interessati da questa misura agevolativa ulteriore. Bruxelles ha disposto che almeno 100mila abitanti debbano essere individuati nell'ex provincia di Gorizia.

Tutto cià perché area "depressa" ma suscettibile di concreto rilancio grazie ad aiuti di una certa intensità e alla semplificazione amministrativa. Le imprese che si insedieranno nella Zls godranno di benefici amministrativi (semplificazioni procedurali e gestionali) e per quelle che ricadranno negli Afr anche di agevolazioni fiscali. I comuni scelti sono legati fra loro da un nesso economico e funzionale, in base a tre gruppi di criteri che pesano rispettivamente il 30, 30 e 40%: economico, green e logistico (vicinanza delle zone industriali e artigianali ai nodi logistici principali quali autostrade, rete ferroviaria, porti, interporti).

Proprio il ruolo dei porti, in particolare quelli di Monfalcone e Porto Nogaro, sono stati definiti strategici, in seno al traffico e alla rete di sviluppo rappresentata dai corridoi Mediterraneo e Baltico Adriatico (gli assi di connessione con l'Europa). Questo unitamente alla rete ferroviaria, autostradale e alla viabilità di primo livello (statali e regionali). Nell'analisi complessiva si è tenuto conto anche del porto di Trieste, dei 4 interporti (Fernetti, Gorizia, Cervignano, Pordenone) e dello snodo di Pontebba. Gli Afr toccheranno 11 comuni interessati nell'ex provincia di Gorizia, 12 nell'Udinese, 5 nel Friuli Occidentale.

Insieme alla zona logistica, questi aiuti danno la possibilità alla Regione di mettere in campo, semplificazioni importanti. Rispetto a quelli che sono gli insediamenti industriali e le attività produttive e logistiche, quelli nelle Zls sono soggetti a un'autorizzazione unica, dove confluiscono tutti gli atti. Ora si attende la mossa del governo, che dovrà istituire l'area tramite decreto, si prevede il prossimo autunno,
firmato dal presidente del Consiglio. Dal canto suo, l'assessore alle Attività produttive ha ricordato che la Regione è seconda in Italia come export, che ha una forte tenuta occupazionale e che, nonostante gli ultimi due anni, ha anche aumentato la produttività interna.

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