l'iniziativa
Yo yo Giocattoli e CVCS uniscono le forze per i piccoli della Costa d’Avorio, arriva ‘Giocattolo sospeso'
Il progetto nasce a Gorizia per regalare giocattoli nuovi e materiali didattici al centro Notre Dame des Sources in Costa d’Avorio.
Fra i rami dell’albero di Natale quest’anno risplende anche la luce del dono. È un appello alla solidarietà e alla pace - quello proposto dal progetto “Giocattolo sospeso” diffuso sull’intero territorio nazionale – in cui ciascuno potrà regalare giochi o materiali didattici a sostegno dei bambini del Centro Notre Dame des Sources in Africa. A rinnovare l’idea nel capoluogo isontino è come negli anni scorsi il negozio “Yo yo Giocattoli” su Corso Italia, che nell’anno della Capitale europea della cultura estende la collaborazione al Centro Volontari Cooperazione allo Sviluppo - CVCS – con sede in via Bellinzona. «È un’attività presente da anni – spiega il titolare Tassilo Ksristancic – che abbiamo cercato di rilanciare insieme al CVCS». A patrocinare l’impegno è l’associazione italiana di Assogiocattoli fondata nel 1947 per la promozione del settore. «Quest’anno – prosegue – con l’aiuto del CVCS abbiamo cercato di sostenere quanti sono coinvolti nei progetti organizzati dal Centro. Iniziative – rimarca – che hanno successo se sono concrete e locali, come lo sono queste organizzate in città, dove conosciamo il destinatario della proposta e resta locale. Perché sono i nostri ragazzi di qui che collaborano col CVCS e consegneranno i giocattoli». Un’azione concreta supportata da “Yo yo” «fungendo da collante» fra coloro che intendono acquistare un giocattolo per regalarlo ai più bisognosi e i volontari del Centro. A mostrare entusiasmo per la cooperazione è lo stesso presidente CVCS Corrado Scropetta, che ha ricordato la propria giovinezza insieme all’amico Kristancic: «Io e Tassilo – racconta - ci conosciamo da quand’eravamo giovani, la nostra è un’unione solida. Come ben diceva, le attività funzionano quando sono legate al territorio. E il centro Notre Dame des Sources di Bouaké nasce grazie a un’iniziativa di Gorizia».
Nel ringraziare poi l’assessore al Welfare Silvana Romano riconosce la vicinanza della giunta comunale al rinnovato Centro, inaugurato in nuova veste nel mese di ottobre. «Ci siamo visti in occasione della riapertura della sede – prende la parola l’assessore – e vedere oggi queste due realtà intersecarsi cooperando assieme è straordinario. Questo progetto era nato prima del Covid – riflette – e ora sta riprendendo piede. Da parte mia avrete sempre piena collaborazione». Un centro, quello di Bouaké, che sorge in Costa d’Avorio e accoglie neonati, orfani, bambini e ragazzi abbandonati oppure con genitori che non possono prendersene cura. A garantire un’istruzione, oltre che l’assistenza sanitaria e l’inserimento in una vita sociale è la realtà ecclesiale supportata da don Michele Stevenato e dalla missionaria Claudia Pontel, che racconta sul suo Blog la vita di tutti i giorni scandita da studio e preghiera. Dopo la costruzione della scuola materna il piccolo centro ha visto nascere anche una cappella, sorta «grazie alla partecipazione economica dei fedeli del quartiere e ai benefattori locali». «È vero che si trova in Costa d’Avorio – sottolinea Scropetta – ma è una presenza ormai costante dal 2016 che offre formazione professionale rivolta ai giovani». A garanzia della permanenza nella terra di origine è stato realizzato un progetto «per ridurre i flussi di migrazione irregolare», evidenzia ancora. Una cinquantina i bambini ospitati, assistiti dagli ausiliari del servizio civile inviati in Africa.
«Mandiamo in Costa d’Avorio i volontari – aggiunge – rafforzando questo legame, per consolidare le potenzialità di sviluppo della città. Per questo ritengo indispensabili negozi come “Yo yo”, un’immensa ricchezza del nostro territorio». «I bambini del “Notre Dame” ricevono spesso giocattoli usati – interviene la volontaria del CVCS Sara Fornasin – mentre a noi piaceva l’idea che potessero riceverne di nuovi». Una delizia, quella di scartare il regalo e scoprire con stupore il giocattolo, che molti non hanno mai sperimentato: «Ci sono bambini – osserva Kristancic - che probabilmente non hanno mai ricevuto un pacchetto regalo». Oltre a giochi educativi privi di batteria è possibile poi donare pennarelli e materiali scolastici utili all’istruzione dei piccoli, che verranno raccolti e distribuiti dai giovani del CVCS. «È soltanto questo il modo per fornire una risposta – conclude Romano nel ringraziare gli attori del progetto – avviando così ragazzi a un percorso d’inserimento». La raccolta iniziata oggi – 6 dicembre – proseguirà fino alla Befana in tutte le regioni italiane, oltre che a Gorizia anche nelle città disponibili al link: https://www.assogiocattoli.eu/gxs/giocattolosospeso/puntiraccolta25/ (Foto, Rossana D'Ambrosio)
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.



Occhiello
Notizia 1 sezione
Occhiello
Notizia 2 sezione
















