«Vuoto normativo» sulla vicenda niqāb a scuola, il sottosegretario all’istruzione Frassinetti a Monfalcone

«Vuoto normativo» sulla vicenda niqāb a scuola, il sottosegretario all’istruzione Frassinetti a Monfalcone

LA VISITA IN CITTÀ

«Vuoto normativo» sulla vicenda niqāb a scuola, il sottosegretario all’istruzione Frassinetti a Monfalcone

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 09 Feb 2025
Copertina per «Vuoto normativo» sulla vicenda niqāb a scuola, il sottosegretario all’istruzione Frassinetti a Monfalcone

Stamane l’incontro con la stampa nella sede FdI in Corso del Popolo con la senatrice Tubetti. Il candidato Fasan, «non rappresenta una scelta libera».

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Da un sottosegretario all’altro: prima sulla sicurezza, poi sull’istruzione scolastica. Stamane Paola Frassinetti, sottosegretaria all’Istruzione, è stata a Monfalcone accolta nella sede di partito in Corso del Popolo dalla senatrice e coordinatrice provinciale di Fratelli d’Italia Francesca Tubetti che ha invitato l’esponente del Governo Meloni per delineare «il quadro della situazione» rispetto alla vicenda che interessa quattro studentesse dell'Isis Pertini di Monfalcone che frequentano le lezioni indossando il niqāb previa la verifica della loro identità prima dell’inizio delle lezioni. «Il centrodestra è unito e coeso nelle tematiche e nella filosofia politica che contraddistingue una coalizione» ha esordito Tubetti.

All’ «occasione per raccontare quanto fa il Governo nazionale per la scuola» si è unito anche l’assessore alla Cultura e candidato sindaco del centrodestra monfalconese, Luca Fasan. Una presenza salutata dalla senatrice come «un segnale di continuità e di unità sul ‘tema istruzione’». Tubetti ha rivendicato alcuni risultati raggiunti grazie a FdI: la tariffa minima di un euro per il servizio mensa, «accordi con gli Istituti» volti a migliorare la qualità della vita scolastica e il diritto allo studio, la lotta all’abbandono scolastico e gli sforzi per avere un «sistema scolastico della cultura occidentale ed europea» in collaborazione con il Comune.

Di visione futura della città e modalità di azioni da compiere ha parlato nel suo saluto Fasan che ha riferito di impegno dell’amministrazione per «salvare le scuole», di «grande impegno», di rispetto delle regole e «delle nostre tradizioni». Entrando nel merito della “vicenda Niqāb” ha commentato: «Portiamo avanti questa lotta dal 2017 e, contrariamente alla sinistra, abbiamo sempre sottolineato il rischio di derive su questo». «Sono cinque anni – continua il candidato sindaco - che in municipio non si entra a volto coperto. Ci siamo impegnati per assicurare il monitoraggio della situazione. Anche persone del centrosinistra ci invitano ad andare avanti e perorano la nostra causa».

Frassinetti – qui da giovedì scorso «per accompagnare le scuole alla visita alle foibe» - è stata chiara: «La scuola è un luogo di integrazione e inclusione che valorizza le persone». «Siamo consci della complessità scolastica. Ci sono responsabilità che non competono alla scuola. C’è un vuoto normativo». La sottosegretaria ha pure comunicato che in Parlamento stanno arrivando diverse proposte di legge perché «i presidi non possono fare da soli». Va detto che sono tanti i nodi correlati al caso: dispersione scolastica, diritto all’istruzione e principi di sicurezza. «La scuola è un luogo di emancipazione – ancora Frassinetti – non c’è nessuna guerra di religione in corso». Mentre si attende una revisione normativa – fatta salva la vetusta Legge del 1975 - anche gli orientamenti tra le scuole sembrano diversi vista l’autonomia scolastica e – nel caso locale – viste le indicazioni dell’ufficio scolastico regionale. «Il Ministero non ha nessuna intenzione di fare forzature, auspichiamo un adeguamento normativo che guardi all’attualità».

Poi un’altra precisazione di Fasan: «Il niqāb non rappresenta una scelta libera delle ragazze ma è un’imposizione della famiglia. Sono impossibili decisioni autonome di questo tipo. Il lavoro degli insegnanti è ormai un lavoro ‘di trincea’». In conclusione, quanto ai tempi “d’urgenza” per legiferare sul tema, Frassinetti ha assicurato sul fatto che esiste «una volontà condivisa e la collaborazione delle opposizioni». Si presume che un adeguamento normativo si potrebbe raggiungere «anche entro sei mesi». «Si valuteranno con attenzione mezzi e strumenti» commenta poi Tubetti che assieme alla sottosegretaria – in chiusura – ha parlato anche di calo della dispersione scolastica (al 9% circa della popolazione scolastica complessiva) e di crescita del turismo scolastico relativamente alle tematiche della Grande Guerra tra Monfalcone e Fogliano Redipuglia e sui “Viaggi del Ricordo”.

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