Voci, pensieri, storia, bene comune e cultura. Inaugurata l’11esima edizione del Festival del Giornalismo

Voci, pensieri, storia, bene comune e cultura. Inaugurata l’11esima edizione del Festival del Giornalismo

A RONCHI DEI LEGIONARI

Voci, pensieri, storia, bene comune e cultura. Inaugurata l’11esima edizione del Festival del Giornalismo

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 11 Giu 2025
Copertina per Voci, pensieri, storia, bene comune e cultura. Inaugurata l’11esima edizione del Festival del Giornalismo

Oltre 60 gli incontri e 180 ospiti. Il premio Leali Young in memoria della giornalista Cristina Visintini è stato assegnato a Lavinia Nocelli ed Enrico Rossi.

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È una proposta che guarda al bene comune e alla produzione di cultura e legalità. Un’occasione che dà la possibilità alle persone di confrontarsi e di ascoltare per conoscere ed arricchire la propria vita e la propria formazione. Un appuntamento consolidato, cresciuto e che semina valore aggiunto non solo nella città dov’è nato ma anche nei territori vicini dove hanno trovato spazio le proposte d’anteprima. È quindi un evento di comunità il Festival del Giornalismo di Ronchi dei Legionari organizzato dall’associazione Leali delle Notizie, giunto alla sua 11esima edizione.

Un evento che si estende anche nel centro città tuffandosi nel cuore in piazza Unità dove è nato un nuovo palco che ospita presentazioni e dibattiti. Nella zona attigua al monumento della piazza – tra la fine di via Verdi, piazza Unità e l’intersezione con via VII Giugno - durante le fasce orarie che ospitano gli incontri, la zona diventa temporaneamente pedonalizzata lasciando libero il passaggio solamente ai mezzi del trasporto pubblico locale. Confermate le altre location: l’auditorium Casa della Cultura, la sede dell’associazione, piazzetta Francesco Giuseppe e il palatenda di piazzale Martiri delle Foibe. Qui, ieri sera, ha avuto luogo la cerimonia di inaugurazione.

«Portiamo avanti una progettualità che ci sta molto a cuore – sono le parole del presidente di Leali delle Notizie, Luca Perrino – un lavoro che alterna momenti di nervosismo e fatica con momenti emozionanti e ricchi di passione. Avere 180 ospiti con noi e offrire una sessantina di incontri è qualcosa che ci rende orgogliosi perché si fa un’esperienza che resta nel cuore segnata dall’ospitalità, dall’impegno per il bene comune e dall’accoglienza nel centro cittadino». Uno spazio quest’ultimo, va detto, che dal tratto pedonale di piazza Unità permette di spostarsi in piazzetta dell’Emigrante dove si trova il chiosco dei Magnari Bisiachi. Una “tappa” dove l’associazione offre un momento di ristoro agli ospiti con un caffè o un aperitivo. Questa zona conduce poi al palco principale.

Per il sindaco Mauro Benvenuto con il Festival «la città smette di essere solo un luogo e diventa voce, pensiero, emozioni e respiro collettivo». «È presidio di pensiero critico, occasione per parlare di attualità, guerre e voci soffocate – continua il primo cittadino – la stampa libera è baluardo della democrazia. Il nostro pensiero vada alle vittime per la libertà di stampa. Va sottolineato anche il valore rappresentato dalla comunità e dal suo impegno corale in uno spazio vivo e partecipato». E infine sul Premio Leali Young: «Un gesto che guarda al futuro».
L'edizione 2025 si è aperta con la consegna di due riconoscimenti in occasione della quarta edizione del premio Leali Young in memoria di Cristina Visintini, un'occasione per ricordare la giornalista e vicepresidente di Leali delle Notizie, scomparsa prematuramente nell’agosto 2021. Una figura ricordata in maniera unanime dal palco. Il concorso, dedicato agli aspiranti giornalisti tra i 18 e i 35 anni, quest’anno chiedeva di riflettere sul tema “Guerra e pace”.

Enrico Rossi con “Krajina, 1995–2025: La tempesta che non passa” ha vinto nella categoria articoli. Insignito del riconoscimento, Rossi ha parlato della sua attività di ricerca svolta per scrivere l’elaborato presentato, di rispetto dei popoli e della dignità storica. Lavinia Nocelli con “Il limbo dei palestinesi nei campi profughi in Giordania” ha conquistato la sezione prodotti multimediali. Ritirato il premio, Lavinia ha ricordato i temi della precarietà giornalistica, delle guerre in atto e delle vittime palestinesi.

Entrambi, grazie al supporto quinquennale della Cassa Rurale e Artigiana del Friuli Venezia Giulia, che, con questa iniziativa, ha voluto ricordare Cristina, per anni membro del Cda dell'istituto di Turriaco, hanno ricevuto un premio da 2.500 e collaboreranno con l'ufficio stampa dell’organizzazione. A portare i saluti della Regione che sostiene finanziariamente la manifestazione è stato Enrico Bullian, vicepresidente della Quinta Commissione Cultura secondo il quale «tutto il lavoro dell’associazione merita il plauso delle Istituzioni». Di «un momento di prestigio per la comunità» e di giornalismo come «colonna portante della nostra società» ha riferito il Prefetto Ester Fedullo che si è anche congratulata con il sodalizio ronchese per il suo impegno a favore della diffusione dei valori quali la partecipazione, la libertà e la legalità. «Il Festival offra una prospettiva e un’ottica di slancio per il futuro della società» così Fedullo.

Anche il direttore generale di Cassa Rurale Fvg, Andrea Musig ha ricordato la giornalista Visintini: «Era una persona con una sensibilità spiccata dimostrata indipendentemente dai ruoli che ha ricoperto nel tempo». Poi uno sguardo a quel bene comune cui si ispira il Premio: «Occuparsi di un progetto del genere significa farlo per i giovani futuri giornalisti che dedicheranno la loro vita all’informazione.

Foto e immagini di Enrico Valentinis 

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