La campagna di prevenzione
Ottobre rosa a Gorizia lancia il programma tra visite senologiche, concerti e conferenze

Lilt e Andos unite nell'informazione sui valori della prevenzione. Il centro senologico di Gorizia eccellenza riconosciuta a livello regionale con pazienti da altre province.
Maggiore consapevolezza verso la malattia, con il positivo risvolto di una parallela crescita di attenzione per la prevenzione. Obiettivi importanti, perseguiti negli anni da Lilt Isontina e Andos che, questa mattina nella sala Dora Bassi, hanno presentato il calendario delle progettualità predisposte nella provincia di Gorizia in occasione del mese rosa, dedicato alla prevenzione dei tumori al seno. «Gorizia - secondo l’assessore comunale alla Sanità Silvana Romano - forse è una città in cui siamo chiusi e poco disponibili a parlare di sanità ma abbiamo un volontariato strisciante che offre molto alla cittadinanza e, oltre a questo, abbiamo anche l’eccellenza del Centro di senologia, punto all’avanguardia riconosciuto a livello regionale».
Importanti i numeri che sono stati indicati dai presenti: Giuseppe Stacul, direttore del gruppo multidisciplinare della senologia, ha riportato che sono 60 mila all’anno, in Italia, i nuovi casi di carcinoma alla mammella, 1500 in Friuli Venezia Giulia con Gorizia che segue per diagnosi, cura e follow up circa 200 donne all’anno per un nuovo tumore. «Oggi il tumore alla mammella ha una percentuale di guarigione dell’87% in Europa, in regione arriviamo quasi all’89 %, quindi siamo una punta di diamante a livello nazionale – ha affermato Stacul, aggiungendo che – la diagnosi precoce coinvolge circa il 75% di coloro che vengono contattate per la mammografia di screening, per cui dobbiamo lavorare sul coinvolgimento di quel restante 25% di donne che ancora non rispondono. Un altro dato importante da tenere presente è che la realtà isontina è la migliore in regione per tempi d’attesa relativamente all’intervento del tumore alla mammella, con 87 donne su 100 che vengono operate entro un mese dalla diagnosi».
A definire l’incidenza del tumore al seno anche la radiologa Martina Locatelli: «Il tumore al seno è il più frequente nella popolazione femminile ed è anche la prima causa di morte fra le donne. Il nostro lavoro come radiologi è individuarlo quando è il più piccolo possibile sia a livello ospedaliero sia a livello di screening mammografico, settore in cui è coinvolta una squadra di radiologi ad alto livello di specializzazione. La nostra forza è comunque la collaborazione fra professionisti e specialisti: ogni settimana il gruppo senologico multidisciplinare si incontra e discute dei nuovi casi per concordare il percorso terapeutico più adeguato per ogni nuova paziente».
Numerose sono ormai le donne che restano a Gorizia per farsi curare ma altrettanto numerose sono le pazienti che vengono da fuori provincia, segno che il percorso strutturato che forniamo è la strada da perseguire» ha dichiarato l’oncologa Marta Pistrin, membro dell’équipe senologica multidisciplinare cui afferiscono chirurgo, oncologo, anatomopatologo, radioterapista, psicologo e chirurgo plastico. «Operiamo a Gorizia ma lavoriamo su tutto il territorio isontino e la necessità di lavorare in equipe è fondamentale per garantire una qualità alta del servizio. Spesso le terapie vengono fatte anche prima della chirurgia, aspetto che in alcuni casi ci garantisce una percentuale di guarigione del 90%, e stiamo anche impostando percorsi per donne giovani per proporre la prevenzione».
La crescita nella consapevolezza dell’importanza della prevenzione è un merito che va ascritto soprattutto alle associazioni come Lilt e Andos, cui è andato il plauso di Anna Della Vedova intervenuta in rappresentanza di Asugi, sodalizi uniti nella predisposizione di un palinsesto di eventi informativi e culturali spalmati in tutto il mese a fare da corollario ai colloqui senologici cui, quest’anno, è stata affiancata anche l’ecografia: già esauriti i posti disponibili sia per quelli previsti nei distretti sanitari di Gorizia, Cormons Gradisca e Grado da Andos sia per quelli organizzati negli ambulatori dei paesi isontini da Lilt. L’orgoglioso riconoscimento dei buoni risultati finora ottenuti è stato espresso dal presidente di Lilt Isontina Michele Luise e dal vicepresidente Andos Adelino Adami che si è soffermato sull’importanza dell’assistenza post operatoria attuata proprio dalle associazioni e che, secondo l’ex chirurgo, «è fondamentale perché le donne che hanno vissuto l’esperienza di un tumore al seno hanno poche persone che si occupino di loro ma, con l’allungamento delle prospettive di vita anche in caso di tumore, sarà un aspetto sempre più rilevante».
Sempre Adami ha sottolineato l’importanza dello screening: «Prevenzione vuol dire aderire allo screening regionale, recentemente ampliato come fasce d’età alle donne dai 45 anni: sotto questa soglia è però importante il discorso del rischio senologico che non è uguale per tutte le donne, cambia per incidenza di familiarità, per cui importante è farsi fare dal medico di medicina generale un calcolo del rischio per valutare una strada di prevenzione con controlli più serrati. Inoltre sta cambiando il discorso della visita senologica: nelle pazienti giovani la visita clinica di per sé può essere falsamente rassicurante perché se vogliamo trovare delle lesioni piccole queste con la palpazione non si sentono per cui è piuttosto un colloquio che invita a fare maggiori controlli».
Relativamente agli eventi di Ottobre rosa, domenica si è già svolto il primo trofeo Lilt a Savogna d’Isonzo con anche squadre di fuori provincia e un coinvolgimento totale di 150 ragazzi. Giovedì10 ottobre alle 19 sempre a Savogna, il Kulturni Dom ospiterà una conferenza dal titolo “Parliamoci chiaro” dedicata alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e delle conseguenze delle dipendenze da fumo e alcol. L’intervento, rivolto esplicitamente a ragazzi fra i 14 e i 25 anni, sarà anche un’occasione per conoscere i servizi offerti dal consultorio familiare.la conferenza “Conoscere, prevenire, curare” è in programma invece venerdì 18 ottobre nella Sala Don Bosco di Mossa mentre sabato 19 alle 11 nella sala Antiche Mura di Monfalcone verrà inaugurata la mostra di Sandra Masala. A chiudere il calendario della Lilt sarà la Camminata fra le vigne di domenica 29, con partenza alle 9 dalla Viticola Marcuzzi in località Giasbana: un’occasione per promuovere i valori della prevenzione anche nel verso di uno stile di vita sano.
Il calendario pensato da Andos in collaborazione con Lilt vede invece, mercoledì 9 alle 18.30 nella sala civica di Cormons, l’incontro “Prevenzione e cura” del gruppo senologico Asugi, appuntamento che verrà replicato giovedì 24 a Gorizia e mercoledì 29 a Monfalcone (sedi in via di definizione). Il 12 e il 26 ottobre sono in programma dei concerti d’organo “L’arte che cura” del maestro Peppino Delle Vedove mentre per tutto il mese la Cicchetteria Ai Giardini ospita la mostra collettiva “Incontri d’autunno”.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
