Visco, addio a Matteo Simeon: serio e impegnato nello sport e nel lavoro

Visco, addio a Matteo Simeon: serio e impegnato nello sport e nel lavoro

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Visco, addio a Matteo Simeon: serio e impegnato nello sport e nel lavoro

Di Ferruccio Tassin • Pubblicato il 09 Mar 2023
Copertina per Visco, addio a Matteo Simeon: serio e impegnato nello sport e nel lavoro

Ferruccio Tassin ricorda il personaggio scomparso qualche giorno fa, rimasto nella storia di Acireale.

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In tutta la carriera mai espulso e mai sostituito nei novanta minuti di gioco. I freddi dati statistici parlano in maniera calda dell’ esemplare vita sportiva di Matteo Simeon, che se n’è andato da questo mondo, a 85 anni, accompagnato al camposanto da tanta gente col parroco don Federico Basso. Matteo era serio, elegante nel portamento e nel tratto, aperto e socievole, pronto alla battuta, alla discussione vivace e corretta sul calcio, che era stata la sua vita, oltre alla famiglia. Conosceva il mestiere da navigato per campi sportivi da atleta e allenatore.

Atleti, i Simeon: calcio, pallamano, canoa, pugilato, tiro alla fune, ciclismo, atletica; fisici super, naturalmente vocati allo sport. Matteo, famiglia numerosa: oltre a lui, Amelia, Vanda, Pina, Enza, “covati” dalla madre Olga, vedova in giovane età. Avevano dovuto darsi da fare da piccoli con vita in salita. Matteo si vedeva, da giovanissimo, andare nel campo col carro agricolo, come sua sorella Amelia, le altre sorelle subito al lavoro. Nella mitica grigioverde di Visco, ricca di sfide strapaesane, autofinanziata dai ragazzi coi magrissimi risparmi, lui si notava per il talento e la serietà che avrebbe trasmesso ai figli. Giocò in numerose squadre del Meridione, in serie C e D.

Da un Siciliano trapiantato in paese, si sa che ad Acireale rimane tutt’ora un mito, lo stesso nella squadra dell’Adrano, come ha scritto il quotidiano Corriere Etneo: “… Nella doppia veste di allenatore - giocatore … ad Adrano Matteo Simeon ha impartito una grande lezione di sport e professionalità. In campo era un ‘kaiser’ che pretendeva da tutti i giocatori il massimo impegno ma, al tempo stesso, sapeva sfoderare sincere doti umane nei confronti dei propri giocatori …“Non sei un portiere d’albergo, sei un portiere e devi uscire tutte le volte che è necessario ” gridava all’estremo difensore durante gli allenamenti.

“Ero giovanissimo quando l’ho avuto come allenatore – ricorda Giosuè ‘Giosi’ Gullotta – e in campo era inflessibile ma sempre disposto a dare i consigli giusti. Durante gli allenamenti, il suo vocione con l’accento nordico ricopriva tutta l’area del ‘Duca di Misterbianco’. Simeon ha il merito di aver fatto fare un salto di qualità all’Adrano Calcio…”. Serietà e impegno dimostrò anche quando smise con il calcio attivo e si impegnò da metalmeccanico. Tutti i Vischesi e quelli che lo hanno conosciuto nell’ambiente del calcio e fuori avranno certamente un eccellente ricordo.

E a tutti mancherà il vederlo col suo passo elastico e il suo sorriso aperto e sincero. 

(In foto, Matteo è il primo da destra).

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