Violiniste escluse a Gorizia, polemiche nel consiglio direttivo della Lipizer

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Violiniste escluse a Gorizia, polemiche nel consiglio direttivo della Lipizer

Di Redazione • Pubblicato il 21 Mag 2022
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La candidata del centrosinistra contro Qualli: «Direttivo urgente per revocare la decisione».

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"Ero contraria alla decisione". La posizione è quella di Giovanna Goddi, membro "dissidente" del Consiglio direttivo dell'associazione Rodolfo Lipizer di Gorizia che, nei giorni scorsi, è entrato nell'occhio del ciclone. Il sodalizio ha infatti respinto l'iscrizione di tre violiste russe dal 41esimo concorso internazionale di settembre, dedicato appunto al violino. La musicista, oggi candidata consigliere con la lista Laura Fasiolo per Gorizia, ricorda di aver "già espresso la mia contrarietà sia in sede di votazione, sia quando ci sono stati comunicati gli esiti della stessa".

La stessa Goddi non è stata risparmiata da critiche e insulti, così come il resto della storica realtà musicale cittadina, ha deciso disconoscere pubblicamente la linea intrapresa - e finora difesa - dal presidente della Lipizer, Lorenzo Qualli. "Abbiamo richiesto a Qualli la convocazione di un direttivo urgente - commenta la candidata, per 15 anni rappresentate dei lavoratori nella Rsu di un'azienda locale - per revocare una decisione nella quale né io né altri ci riconosciamo. Sento di aver dato tanto a questa associazioni e trovo intollerabile la miopia di questo muro alzato contro degli artisti".

"La musica, come qualsiasi espressione artistica, è un bene sconfinato che per anni l’associazione Rodolfo Lipizer ha proposto con prestigio in Italia e nel mondo. Confido venga subito revocata la decisione delle tre esclusioni, rovinose per l’immagine della Lipizer e dell’intera città di Gorizia" conclude. Nel frattempo, da Monfalcone, anche Mauro Grimolizzi, capolista di Verità e Libertà Assieme, interviene sulla vicenda. "Le tre violiniste escluse con garbo ma fermezza dal concorso sono solo vittime collaterali della giusta guerra in corso. Ieri contro il virus 'ammazzatutti'. Oggi contro il dittatore russo".

"Le violiniste se ne facciano una ragione - attacca il candidato -. Se abbiamo dovuto trattarle così, senza neanche pretendere che ricusino il proprio paese, è stato anche per il loro bene". L'accostamento è tra la situazione in atto e la gestione della crisi pandemica: "Idem per i malati non vaccinati che si voleva escludere dai diritti di cura. La maggioranza era d’accordo con tale forma di esclusione sociale. Non per odio. Per il bene di tutti e per una questione di giustizia: perché i vaccinati avrebbero dovuto pagare le cure dei non vaccinati se eravamo in guerra col virus? Scoraggiare gli egoisti dal perseverare è giusto" aggiunge Grimolizzi.

Nella foto, da sinistra a destra: Giovanna Goddi e Lidia Kočarjan, una delle violiniste escluse.

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