Violenza di genere, ‘Stanza tutta per sé’ trova casa anche a Monfalcone

Violenza di genere, ‘Stanza tutta per sé’ trova casa anche a Monfalcone

STAMATTINA

Violenza di genere, ‘Stanza tutta per sé’ trova casa anche a Monfalcone

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 22 Nov 2024
Copertina per Violenza di genere, ‘Stanza tutta per sé’ trova casa anche a Monfalcone

Gli spazi della 279esima sala presente sul territorio nazionale sono stati inaugurati da Soroptimist Club di Gorizia al Comando dei Carabinieri di via Sant’Anna. La presidente Macchi: «Aumentare la consapevolezza sul fenomeno».

Condividi
Tempo di lettura

Non è una semplice sala di una caserma ma uno spazio dove si risponderà alle asprezze della vita con coraggio. È un luogo sicuro ed accogliente. Si tratta della “Stanza tutta per sé” – ispirata al saggio scritto da Virginia Woolf - inaugurata stamattina al Comando della Compagnia dei Carabinieri di Monfalcone in via Sant’Anna. Quella realizzata al servizio del vasto territorio di competenza dell’Arma monfalconese che conta una popolazione di circa 66mila abitanti, è la 279esima stanza frutto di un progetto portato avanti da Soroptimist International a partire dal 2014.

A fare gli onori di casa è stato il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Gorizia, Colonnello Massimiliano Bolis il quale ha definito quanto realizzato «uno strumento che è presidio per le vittime di violenza e che aiuta ad “aggredire” il triste fenomeno». Bolis ha pure sottolineato quanto l’entusiasmo portato avanti da ogni parte interessata ed intervenuta nella realizzazione del progetto, abbia «aiutato a lavorare bene e in sinergia». Di «progetto studiato e vissuto con il cuore» ha riferito il presidente di Soroptimist Club di Gorizia, Cavaliere Valentina Valenti che ha parlato di uno studio logistico accurato «a tutela della privacy delle donne».

I dettagli sono stati progettati e studiati a partire dalla cromia della stanza caratterizzata da un colore tenue e caldo nella quale sono ospitati un salottino di carattere “familiare” ed una postazione dedicata ai professionisti che vi opereranno entrando in contatto ed ascolto con quante vi si presenteranno. Nella sala si lavorerà per favorire l’apertura della donna provata da violenze. Quanto inaugurato stamane – risultato della professionalità progettuale dell’architetto Luisa Movio - sarà così uno spazio di dialogo dove la tensione si allevierà permettendo all’interessata di vivere un grande momento di coraggio.

Alla cerimonia hanno preso parte il Prefetto Raffaele Ricciardi, il Capitano della locale Compagnia Davide Franco, il Comandante di Stazione Mario Egidi, il Luogotenente Carica Speciale Guglielmo Occhipinti, il Primo Dirigente del Commissariato di Monfalcone Stefano Simonelli, il sindaco reggente Antonio Garritani e le altre autorità militari di zona. «È doveroso dire un enorme grazie a Soroptimist – sono le parole del Prefetto Ricciardi – questa stanza risponde ad un grande e concreto bisogno. Qui ci siamo tutti e rappresentiamo l’unità d’intenti necessaria per affrontare il problema che è purtroppo in crescita in questo territorio seppur caratterizzato da senso civico e solidarietà sociale notevoli».

Ad esprimere l’entusiasmo per l’iniziativa a nome dell’amministrazione comunale è stato il reggente Garritani che si è congratulato con le «associazioni che si impegnano con dedizione al sociale». «Questa sala è di grande utilità, non posso che esprimere la gratitudine di tutta la città» così Garritani. «Questo è luogo fisico nato per accogliere storie e racconti, è una stanza presidio che è un punto di arrivo – sottolinea il presidente nazionale di Soroptimist, Adriana Macchi – guardiamo allora all’aumento del numero di denunce come un dato positivo perché fa crescere la consapevolezza sui fenomeni che si verificano».

Da Macchi è giunto poi l’invito a lavorare sull’aumento della consapevolezza «generalizzata e informata» necessaria per intercettare i sentori primari di violenza. «La violenza sulle donne è un problema di tutti – continua Macchi – difenderle e tutelarle è garantire un diritto umano». Più cultura e consapevolezza sul fenomeno, maggiore informazione e più sentinelle attive in vari contesti, aiuteranno a comprendere i ruoli che ognuno può avere nel presidiare una realtà quotidiana purtroppo caratterizzata anche da piaghe pericolose e ingiuste.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione

×