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Viola ridisegna il logo di San Rocco, inizia la festa per i 50 anni del Centro tradizioni

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Viola ridisegna il logo di San Rocco, inizia la festa per i 50 anni del Centro tradizioni

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 04 Mar 2023
Copertina per Viola ridisegna il logo di San Rocco, inizia la festa per i 50 anni del Centro tradizioni

Pamela Suttil vince il contest per la medaglia commemorativa. Premio anche per l'ex presidente Laura Madriz.

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Sono stati i giovani, scelti da una giuria di artisti di chiara fama locale e internazionale, i protagonisti della serata che, giovedì 2 marzo, ha voluto svelare il logo scelto dal contest per i cinquant’anni di vita del Centro per la Conservazione e Valorizzazione delle tradizioni popolari di Borgo San Rocco a Gorizia.

Un concorso bandito dal sodalizio goriziano e che ha visto protagoniste tre classi dell’istituto artistico Max Fabiani di Gorizia: la 3a, 4a e 5c. Un modo per avvicinare i giovani talenti del territorio alla tradizione e per dare loro un incentivo alla produzione artistica e grafica. Franco Dugo ha presieduto la giuria, coposta da Luciano de Gironcoli, Roberto Kusterle, Remigio Gabellini e Andrea Fonzar, artisti e grafici, oltre che dall’ex presidente Laura Madriz.

Viola Comuzzi, della 4A, ha vinto il concorso con il logo nel quale ha unito presente e passato. Tra i vari elementi non solo la chiesa parrocchiale di San Rocco ma anche l’obelisco del Lascia e anche l’Ufiel, la rapa, simbolo del borgo. Verde e giallo i principali colori, ovvero quelli del borgo. Menzionate anche le opere di Gregor Persoglia, Giulia Fiorillo, Luca Lovisutti, Francesco Stabon e Isabel Dall’Ara, oltre che quello di Pamela Suttil, della 5A, che ha vinto per il proprio lavoro con il conio della medaglia. Questa, presentata il 31 ottobre, assieme all’annullo postale e al libro dei cinquant’anni di vita, sarà realizzata in un numero di copie limitato e poi mai più riproducibile.

Un premio è stato consegnato anche all’ex presidente, Laura Madriz Macuzzi, che ha voluto ringraziare, nell’occasione, i volontari che hanno consentito ai suoi due mandati di essere realizzati appieno, oltre che alla propria famiglia e a don Ruggero, presente in sala, che “mi chiese di prendere in mano l’associazione”, come ha ricordato Madriz.

Il presidente, Vanni Feresin, alla presenza dell’assessore comunale alla cultura, Fabrizio Oreti, alla dirigente del Fabiani, Marzia Battistutti, e a vari docenti dell’istituto, ha ricordato l’importanza di guardare ai giovani. “Non solo valorizziamo quanto c’è nel territorio ma lo abbiamo voluto portare all’interno dell’associazione che da oltre mezzo secolo si prodiga per il recupero e il mantenimento di tradizioni non solo del borgo ma dell’intera città”. Le note del coro Sant’Ignazio hanno concluso il pomeriggio.  

Foto di Imelda Lamaj.

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