Vini del Goriziano alla conquista della Corea del Sud, Collio e Carso sbarcano in Oriente

Vini del Goriziano alla conquista della Corea del Sud, Collio e Carso sbarcano in Oriente

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Vini del Goriziano alla conquista della Corea del Sud, Collio e Carso sbarcano in Oriente

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 27 Apr 2021
Copertina per Vini del Goriziano alla conquista della Corea del Sud, Collio e Carso sbarcano in Oriente

Sei aziende del territorio presenterrano le proprie eccellenze in un evento online innovativo. La ricerca di nuovi mercati.

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Il mondo del vino del Goriziano e non solo incontra la Corea del Sud. L’occasione sarà giovedì, nel Digital wine tasting organizzato dalla Camera di commercio della Venezia Giulia e che vedrà coinvolti 6 produttori e 30 soggetti asiatici. Un evento inserito in “un percorso nuovo, articolato - spiega l’ente in una nota -, ma che garantisce la possibilità di testare a distanza il prodotto comprendendone le peculiari caratteristiche, effettuando in tale maniera un primo approccio a potenziali compratori stranieri. Un percorso che può aprire sia un canale di importazione diretta, sia essere il primo passo per un ulteriore approfondimento in azienda o in fiera quando le stesse saranno riaperte”. Il tutto si lega a un seminario sul tema, svoltosi già l’anno scorso.

All’appuntamento prenderanno parte l’azienda agricola Draga di San Floriano del Collio, Primosic a Oslavia (Gorizia), Masut da Rive di Mariano del Friuli, Zidarich e Skerk di Prepotto a Duino Aurisina e, infine, Skerlj a Sales di Sgonico. I vini saranno abbinati a formaggi e prosciutti autentici italiani per esaltare le loro caratteristiche distintive. A Trieste, presso la sede dell’ente, i produttori si presenteranno direttamente alla platea coreana, illustrando le caratteristiche aziendali e il loro posizionamento sul mercato. Contemporaneamente, a Seul si potrà realmente assaggiare le stesse bottiglie. “Tale sistema - prosegue la nota - nei prossimi mesi potrebbe diventare una strada parallela per i nostri produttori che guardano all’estero senza limitazione nelle distanze”.

“Questa operazione di internazionalizzazione – commenta il presidente della Camera, Antonio Paoletti – ha diversi aspetti positivi quali la sperimentazione di attività digital e phygital (mista tra reale e virtuale, che diverrà sempre più utilizzata), quale il  Digital wine tasting, rimodulabile su altri mercati esteri o per altri prodotti agroalimentari”. Da parte delle rappresentanze economiche italiane nel paese orientale è nata l’idea di presentare i vini orange macerati sulle bucce, caratterizzanti l'area tra Carso e Collio, in occasione dell’iniziativa True Italian Taste. Il progetto è finanziato dal ministero degli Affari esteri per la valorizzazione dei prodotti italiani autentici in contrasto al fenomeno del plagio e contraffazione.

Nella foto: una bottiglia di vino e, sullo sfondo, Seul (Julio Martínez/Flickr)

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