Villesse, il gruppo ‘ I Blaudins’ ricorda I fassinârs a 110 anni di distanza

Villesse, il gruppo ‘ I Blaudins’ ricorda I fassinârs a 110 anni di distanza

GLI INCONTRI

Villesse, il gruppo ‘ I Blaudins’ ricorda I fassinârs a 110 anni di distanza

Di Redazione • Pubblicato il 09 Giu 2025
Copertina per Villesse, il gruppo ‘ I Blaudins’ ricorda I fassinârs a 110 anni di distanza

Con il patrocinio del Comune di Villesse, il contributo della BCC Venezia Giulia e della Fondazione Carigo di Gorizia si ricordano i 7 villessini uccisi nel 1915 dal Regio Esercito.

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Per ricordare i 110 anni dal fatto dei “fassinârs”, una delle più dolorose pagine della storia di Villesse accaduta il 29 e il 30 maggio 1915 con l’uccisione di sei villessini da parte dell’esercito italiano, l’associazione I Blaudins di Villesse, gruppo di ricerca storica e promozione culturale dal 2014, ha illustrato, durante due appuntamenti, la cronaca di quei giorni inserita nel contesto storico nazionale ed europeo e le vicende umane delle popolazioni che vivevano a ridosso del confine tra Regno d’Italia e Impero austro-ungarico allo scoppio della Grande Guerra, 1914 per gli imperiali e 1915 per i regnicoli.

Il primo dei due incontri si è tenuto nella serata di venerdì 23 maggio 2025, nell’androne palazzo Ghersiach, dove il professore Ferruccio Tassin, per la Società Filologica Friulana, e il professore Stefano Perini, per la Deputazione di Storia Patria per il Friuli, introdotti dal presidente dei Blaudins, Moreno Weffort, hanno riproposto una lettura del testo “Storie di preti isontini internati nel 1915” di Camillo Medeot, che nel suo volume, edito alla fine degli anni 60 del secolo scorso, e ristampato dopo cinquant’anni, ricostruisce le vicende, dall'inizio dell'occupazione del territorio da parte delle truppe italiane, di quella sessantina di esponenti del clero che vennero internati, potendo tornare solo a guerra finita nei loro paesi. Tra i fatti narrati, Medeot ha inserito anche “i fassinârs”, che sono stati trattati dettagliatamente dallo storico Lucio Fabi nel libro “I fucilati di Villesse”, edito dai Blaudins.

Sabato 24 maggio 2025, invece si è tenuto uno spettacolo dedicato proprio ai fatti di Villesse. A causa del maltempo, anziché svolgersi in piazza Dante, luogo storico dell’episodio, la rappresentazione si è svolta nella sala don Bosco. Tratto dalla lettura scenica “Sangue e fassinârs» di Lino Marrazzo, andato in scena nel 2015 a 100 anni dai fatti, l’adattamento a cura del regista triestino Raffaele Sincovich, in scena con gli attori Michela Cembran e Pierluca Famularo, ha ripercorso i primi giorni di guerra e l’arrivo dei soldati italiani a Villesse. A coadiuvare la recitazione le musiche del Maestro Carlo Moser, il Gruppo Corale «Scherzi Armonici» di Trieste, diretto da Giulia Fonzari, la partecipazione straordinaria delle villessine Sandra Brumat e Raffaella Cocco e il gruppo degli “Scampanotadors” di Villesse.

Gli appuntamenti sono stati patrocinati dal Comune di Villesse e realizzati con il contributo della Fondazione Carigo e della BCC Venezia Giulia.
Dopo questa importante programmazione, l’associazione villessina ha in serbo altri eventi, tra i quali alcune presentazioni librarie in giugno, sulla storia locale e del Friuli in genere. 

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