Per non dimenticare nasce un video dalla fabbrica di Sdraussina che fu campo di Internamento tra il 1942 e il 1943

Per non dimenticare nasce un video dalla fabbrica di Sdraussina che fu campo di Internamento tra il 1942 e il 1943

Nel progetto "Luoghi e memorie"

Per non dimenticare nasce un video dalla fabbrica di Sdraussina che fu campo di Internamento tra il 1942 e il 1943

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 22 Apr 2021
Copertina per Per non dimenticare nasce un video dalla fabbrica di Sdraussina che fu campo di Internamento tra il 1942 e il 1943

Il video, Uno è il grido: libertà, verrà postato il 25 aprile sui canali social del Circolo Culturale di Sdraussina ed è stato girato nell'ex filanda di Sdraussina che fu Campo di Internamento tra il 1942 e il 1943.

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Il Circolo Culturale di Sdraussina, nell’ambito del progetto “Di acque e di boschi. Luoghi e memorie del territorio di Sdraussina” ha promosso, con il patrocinio del Comune di Sagrado, la realizzazione di un video girato nei pressi dell’ex filanda di Sdraussina in occasione della Festa della Liberazione.

Partendo dalla stele che riporta i suoi versi situata di fronte all'ingresso della fabbrica che fu Campo di Internamento tra il 1942 e il 1943, il video racconta la vicenda umana e letteraria della poetessa Ljubka Šorli internata nel campo.

Curatrice e ideatrice del progetto è Aleksandra Devetak, collaboratrice dell’Associazione e insegnante di sloveno presso i corsi proposti dallo stesso Circolo. Il video è stato girato e montato da Gabriele Ballaben e sarà pubblicato domenica 25 aprile sul canale you tube e sulla pagina Facebook dell'Associazione. 

É questo l’inizio di un progetto che ha come obiettivo la valorizzazione in chiave storica e letteraria, dei luoghi storici di Sdraussina: luoghi ricchi di significato dove la grande storia è passata e che non possono essere dimenticati.

Sera a Sdraussina
Il vento soffia lieve, oltre i campi,
e al dolce silenzio anela la natura;
gli alberi ondeggiano stancamente
e il caldo giorno volge alla sera.
Oltre le mura, colmo di giovani speranze
il canto dei soldati sale nella sera,
oltre i campi riecheggia,
attraverso i verdi prati ritorna, eco silenziosa.
Lassù, oltre la strada il treno corre lontano.
lo sferragliare delle ruote mi porta al quotidiano.
Dove si sofferma il mio pensiero?
A CASA, a casa anela il cuore.
Dall'orizzonte, come fuoco acceso,
il sole nel tramonto si accomiata
e oltre ai rami delle acacie mi saluta,
pace augurandomi, e sereni sogni.

Večer v Zdravščini
Neslišno veje veter prek poljan,
po sladkem miru hrepeni narava;
utrujeno se drevje pozibava -
k večeru se nagiba vroči dan.
Onkraj obzidja, polna mladih nad,
vojakov pesem se v večer oglaša;
čez polja vre in tiho spet ugaša,
ko vrača mimo se zelenih trat .
Nad cesto gori v daljo vlak drvi.
Ropot koles v vsakdanjost me prebuja.
Kje moja misel se ob njem pomuja?
DOMOV, domov srce zahrepeni...
Z obzorja, kakor ogenj plameneč,
zahajajoče sonce se poslavlja
in mimo vej akacij me pozdravlja,
pokoja mi in lepih sanj želeč.
Traduzione dallo sloveno di Aleksandra Devetak

LJUBKA ŠORLI, internata nel
campo di Sdraussina, 1943

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