IL VIAGGIO MUSICALE
Viatores, prosegue a San Martino di Terzo il progetto musicale del Dramsam

Un appuntamento tra natura e musica quello che sarà proposto venerdì 30 maggio. Dopo l’escursione il concerto 'Non fu mai più bel sollazzo'.
Prosegue nel suo percorso in Italia il progetto Viatores, viaggio musicale lungo l’Isonzo, ideato e proposto dal Dramsam - Centro Giuliano di Musica Antica: venerdì 30 maggio, dopo le tre tappe slovene di Sveta Gora, Tolmin e Kobarid e la prima italiana a Gorizia, è il momento dell’appuntamento che avrà come cornice Terzo d’Aquileia. qui sarà la guida eco naturalistica Saimon Ferfolja a guidare i partecipanti tra fiumi, rogge e fontane nel paesaggio periurbano per concludere il momento a San Martino nell’omonima chiesa. Qui sarà proposto un momento storico-artistico e un momento musicale con il concerto “Non fu mai più bel sollazzo IV – musica e devozione popolare tra Medioevo e Rinascimento” a cura dell’Ensemble Dramsam.
Nella frazione San Martino di Terzo d’Aquileia si trova la Chiesa dedicata a San Martino di Tours, situata nei pressi dell’antica via Annia. Le sue origini potrebbero risalire all’XI secolo l’impianto attuale conserva tuttora frammenti di due cicli d’affreschi risalenti al XIII e XIV secolo.
Alla fine del Quattrocento venne costruito il presbiterio ed in seguito la chiesa fu nuovamente affrescata. Tra Sei e Settecento la chiesa fu ampliata e sopraelevata e venne probabilmente realizzata l’attuale torre campanaria. Lungo la navata sono visibili i cicli di affreschi del XIII e XIV secolo. Gli altri affreschi che decorano la cappella della Madonna, parte della navata destra, tutto il presbiterio e l’abside appartengono al periodo che va dalla fine del XV secolo all’inizio del XVI. Gli affreschi dell’abside e del presbiterio appartengono alla corrente pittorica detta tolmezzina che ebbe il maggior impulso da Domenico Mioni da Tolmezzo e Gianfrancesco del Zotto, quelli del lato destro della navata e della cappella della Madonna sono associabili alla scuola di Pellegrino da San Daniele.
Il progetto, partito il 26 aprile, prevede che in ogni tappa vi sia una visita guidata di tipo naturalistico e storico dell'area circostante con prolusione nel sito prescelto a cura di uno storico dell'arte su architettura e apparati iconografici e un'esibizione musicale all'interno del sito prescelto con strumenti antichi che in molti casi sono copie di quelli raffigurati nei siti stessi. Il repertorio proposto nei concerti si appoggerà, oltre al codice di cui più oltre, alla vastissima produzione laudistica italiana, medievale e rinascimentale, e alle sparute fonti slovene cinquecentesche. Il progetto si concluderà giovedì 5 giugno a Grado con una visita guidata sulla storia dell’inurbamento e dell’impianto urbano dell’isola di Grado nel Medioevo. Sarà lo storico Andrea Bellavite a raccontare la storia della Basilica di Sant’Eufemia cui seguirà la replica del concerto grosso dell’Ensemble Dramsam insieme al Gruppo vocale Komel – Ars Atelier con l’esecuzione integrale del codice “LLibre Vermell de Montserrat”.
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