Viaggio tra culture e emozioni: a teatro il progetto 'Come fili intrecciati' della scuola Carducci

A Sagrado un anno di laboratori e cooperazione si è concluso il 5 giugno con lo spettacolo 'Ma che cos’è una montagna?' al Teatro Nuovo di Gradisca.

Un viaggio simbolico tra culture, linguaggi e emozioni ha attraversato per mesi la scuola primaria Carducci di Sagrado, trovando il suo culmine giovedì 5 giugno sul palco del Teatro Nuovo di Gradisca d’Isonzo. Protagonisti dello spettacolo “Ma che cos’è una montagna?” sono stati gli alunni dell’istituto, che con entusiasmo e preparazione hanno portato in scena il frutto del progetto didattico “Come fili intrecciati”, attivo ormai da anni nella scuola grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia.

Il percorso, che coinvolge scuola, famiglie, attori sociali e realtà territoriali, punta a promuovere il benessere e l’integrazione degli alunni, sviluppando competenze relazionali, interculturali e civiche. Quest’anno il progetto ha posto l’accento sull’educazione alla pace, alla cura e alla cittadinanza glocale, stimolando una riflessione profonda sulla Costituzione e offrendo strumenti di alfabetizzazione per gli alunni stranieri grazie al lavoro di docenti specializzati in italiano lingua 2.

Tra i momenti più intensi del percorso, l’approfondimento interculturale dedicato al Perù, realizzato con il prezioso contributo della mediatrice culturale Cristina Achucarro Galeano dell’Associazione ACLI di Udine. Con il suo supporto, gli alunni hanno intrapreso un viaggio simbolico alla scoperta del Paese sudamericano attraverso laboratori esperienziali di arte, ballo, narrazione, tecnologia, linguaggi e consapevolezza di sé. Le attività hanno coinvolto anche le famiglie, dando vita a un grande arazzo colorato che oggi arricchisce gli spazi della scuola e racconta il Perù attraverso storia, tradizioni e sogni.

Dal mosaico di esperienze è nato lo spettacolo teatrale “Ma che cos’è una montagna?”, una riflessione poetica sulla montagna come casa, simbolo di resilienza, osservatore silenzioso e meraviglia da custodire. A guidare i giovani attori nella preparazione sono stati l’attore e regista Stefano Paradisi del CTA di Gorizia e l’insegnante Susanna Favaro, che hanno accompagnato i bambini in questa intensa avventura artistica.

Lo spettacolo, accolto con grande partecipazione dal pubblico, ha rappresentato il coronamento di un lavoro collettivo che ha visto il sostegno del Comune di Sagrado, dell’Istituto comprensivo della Torre-Verni e di numerose associazioni locali. Una scuola aperta al territorio e alle differenze, dove l’uguaglianza e le pari opportunità diventano realtà vissuta attraverso il gioco, l’arte e la collaborazione.

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