IN SALA PERES
Al via il Festival dell’Acqua di Staranzano: tre giorni di anteprima tra ambiente, cultura e innovazione

Oltre trenta eventi dal 22 al 25 maggio. Stasera si parla di famiglie agricole tra 700 e 900. Domani, focus sul sociologo Danilo Dolci poi l’approfondimento sul sistema irriguo locale.
Tutto è pronto per la terza edizione del Festival dell’Acqua di Staranzano: da oggi, lunedì 19 maggio, fino a mercoledì 21 i tre appuntamenti di “Aspettando il Festival”, da giovedì 22 a domenica 25 gli oltre trenta appuntamenti del ricchissimo palinsesto. Una manifestazione che si conferma multidisciplinare e rivolta a ogni tipo di pubblico. Alterna talk divulgativi e performance teatrali, percorsi di ricerca e concerti, eventi espositivi, laboratori e altre esperienze con l’intenzione di lasciare alla comunità una preziosa opportunità di riflessione e progettazione condivise. La comunità, sì. Perché il claim di quest’anno è We, the people e indica “noi” proprio come una comunità plurale: quella di Staranzano e dell'Isontino, degli scienziati e dei ricercatori, dei cittadini che ogni giorno con l’acqua vivono e per essa possono attuare nuove azioni virtuose.
Come detto poco sopra, “Aspettando il Festival” inizia oggi alle 18, in Sala Peres del Municipio con “Famiglie e passioni per l’agricoltura: realtà esemplari nel Monfalconese tra Settecento e Novecento”: protagonisti della conferenza-concerto sono Renato Duca e Renato Cosma coadiuvati dal canto del Coro Angelo Capello di Begliano e dalle letture di Marilisa Trevisan. A dialogo con gli autori è Silvia Caruso (Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia). Si tratta di una nuova ricerca di due insigni studiosi del territorio come Duca e Cosma: racconta di come il rinnovamento del settore agricolo che a partire dalla seconda metà del Settecento si diffuse in ambito europeo dovette scontrarsi, nel Monfalconese, con il problema della siccità da una parte e del paludismo dall’altra. L’imprenditoria e le istituzioni della Contea e del Governo del Litorale colsero l’innovatività del progetto e la ricerca evidenzia come l’impegno profuso dalle famiglie di imprenditori agricoli del Monfalconese abbia provveduto tra Sette e Novecento alla crescita socio-economica del territorio.
Domani, martedì 20 maggio arriva a Staranzano un “Pezzo di Sicilia”: alle 18, sempre in Sala Peres è ospite Giuseppe Maurizio Piscopo che presenta il suo volume “Ci hanno nascosto Danilo Dolci”, intervistato ancora da Fabiana Martini. Dolci, triestino, è stato sociologo, educatore e attivista della pace che ha coraggiosamente affrontato i più grandi temi della società contemporanea. Negli anni ’50 e ’60 sceglie la Sicilia quale contesto della sua lotta non violenta, impegnandosi per il diritto al lavoro e alla democrazia. Nella sua lotta alla criminalità organizzata, si batte per la costruzione di un bacino artificiale sul fiume Jato, per favorire anche l’equilibrio naturale e il ritorno della fauna selvatica. Scrive Dolci: “la diga è stata la mia più grande opera pedagogica”. Giuseppe Maurizio Piscopo, maestro elementare, musicista (nell’incontro infatti suonerà egli stesso la fisarmonica per accompagnarsi!) e autore di diverse pubblicazioni, riscopre con questo volume la figura e l’opera di Dolci, guardando soprattutto alle nuove generazioni.
Mercoledì 21 maggio, alle 18 sempre in Sala Peres, “Aspettando il Festival” si chiude con un incontro istituzionale di grande importanza per la portata del progetto che racconta. “Il sistema irriguo della pianura isontina: storia di un progetto innovativo” vede protagonisti Antonio Paoletti e Pierluigi Medeot (Presidente e Segretario Generale della Camera di Commercio Venezia Giulia – Trieste Gorizia, co-organizzatrice del Festival), Enzo Lorenzon e Daniele Luis (Presidente e Direttore del Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia, da sempre partner del Festival), Matteo Nicolini (docente di Costruzioni idrauliche all’Università di Udine); conduce l’incontro Sabrina Vidon.
Nell’incontro si racconta come la sinergia tra la Camera di Commercio – Fondo Gorizia e il Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia ha consentito di modificare il sistema irriguo delle aree agricole della provincia di Gorizia (l’intera pianura isontina, da Fossalon a Gorizia) da scorrimento a pioggia. La pianificazione del progetto è iniziata quasi trent’anni fa e ha trasformato in modo del tutto innovativo il settore dell’agricoltura. Due i grandi obiettivi raggiunti: uno ambientale - il sistema a pioggia consente di risparmiare il 60% circa di acqua; l’altro economico - le imprese agricole possono essere produttive anche in condizioni di criticità atmosferica, garantendo un contenimento dei costi. In Sala Peres sarà possibile visitare la mostra fotografica “Storie Tessute” di Mara Fella, nell’ambito del progetto “Produttori di Trame”, a cura di Benkadì APS e GoGas Tartaruga di Staranzano.
Il Festival dell’Acqua è organizzato dal Comune di Staranzano, con il Contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Io Sono FVG e della BCC della Venezia Giulia; co-organizzatori sono La Camera di Commercio Venezia Giulia – Trieste Gorizia e La Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia; il Festival gode del sostegno di Consorzio Culturale del Monfalconese – Ecomuseo Territori, GMA Performing Solutions, Euritmica Associazione Culturale, LeAli delle Notizie Associazione Culturale, Liminal Research ETS, Coop Alleanza 3.0, APT Gorizia.
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