La proposta
Via della Creatività: Gorizia accoglie il cinema di genere e l’omaggio a Pasolini
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Tre autori in residenza in via Rastello tra thriller, horror e un omaggio a Pasolini ecco i nuovi progetti di Borgo Cinema.
Si accresce la squadra di creativi giunti a Gorizia per trovare ispirazione e concentrazione in Via Rastello grazie al PNRR Borghi. Dalla fine di aprile e fino al prossimo 14 maggio, in corso la nuova sessione di Via della Creatività, dedicata questa volta al cinema di genere e a Pier Paolo Pasolini. I tre autori scelti dal comitato di selezione coordinato dal Presidente dell’ANAC Francesco Ranieri Martinotti sono di diversa provenienza, generazione e formazione. Da Londra la scrittrice e regista Eleonora Cao Pinna, e da Roma lo sceneggiatore Vincenzo Pandolfi, tingono di “giallo” le mura della Bottega delle Storie, dove stanno trascorrendo queste settimane in residenza: due racconti thriller con sfumature horror, “HERself” una ispirata a Julia Ducournau (regista di Titane, e “Sessantaquattro”) e un noir claustrofobico basato sugli scacchi, il gioco più antico e spietato. Al poeta di Casarsa è dedicato, invece, il progetto “Solo l’amore conta - Pier Paolo Pasolini” del regista Mauro Conciatori. Come consuetudine gli ospiti della residenza potranno contare sullo spazio di Co-working situato in BorgoCinema, su un supporto logistico a cura di Marco Clemente, la consulenza creativa di Cristian Natoli che si estende all’interazione con diverse realtà artistiche culturali del territorio transfrontaliero come l’archivio di stato, il fondo della Mediateca di Gorizia, il Centro Studi Pier Paolo Pasolini, il circolo Arci Gong. Di particolare interesse le esperienze professionali e i progetti presentati degli ospiti: Eleonora Cao Pinna, romana di nascita e con base a Londra, Glasgow, e Roma, è una scrittrice, regista e visual artist che coniuga astrazione e realismo per dar vita a racconti dal forte impatto sociale. Formata in Filmmaking presso l’University of Westminster e in un intenso workshop al Centro Sperimentale di Cinematografia, Eleonora attinge all’horror psicologico, al realismo magico e a suggestioni neorealiste. Il suo progetto in residenza, intitolato “HERself”, racconta la discesa sovrannaturale di Emanuela Rossi, giovane artista italiana emigrata a Londra, costretta da un misterioso utente “lilitha666” a incarnare fisicamente ogni personaggio social che crea, subendo mutazioni inquietanti. Attraverso atmosfere claustrofobiche e sequenze grottesche, il film esplora il narcisismo dei social media, le disuguaglianze socio-economiche e il prezzo dell’autenticità digitale. “Spero di trovare a Gorizia la concentrazione necessaria per lo sviluppo del progetto” ha dichiarato la regista.
A Gorizia anche Vincenzo Pandolfi, classe 1971: il regista si laurea in Lettere alla Sapienza di Roma con una tesi sullo spazio e il tempo nei film tratti dai racconti di Edgar Poe e consegue il diploma in regia e sceneggiatura alla New York Film Academy di Londra. Autore del cortometraggio Anatomy, premiato “Best International Film” a Houston, firma sceneggiature di lungometraggi in sviluppo come “Golden Blood” e “Underneath”, vincendo numerosi riconoscimenti per script horror. Durante la residenza lavorerà su Sessantaquattro, un thriller psicologico in cui Francesco, maestro di scacchi cinquantenne, si trova invischiato in una partita fatale con l’oscuro “K” che lo costringe a mettere in gioco non solo il re sulla scacchiera ma i segreti più inconfessabili della sua vita. Ulteriore ospite Mauro Conciatori, che unisce l’esperienza di critico, documentarista e organizzatore culturale. È stato direttore della rivista online ZabriskiePoint (1999–2013), oggi è direttore artistico de L’AltroCinema FilmFestival di San Salvo e curatore di Primo Piano sull’Autore di Assisi, dopo aver lavorato come aiuto regista per Michelangelo Antonioni e assistant director negli Stati Uniti negli anni Ottanta. Ha firmato film su Ilaria Occhini ed Elena Cotta (2019), oltre al mediometraggio Libertà (2021) e alla serie animata Le visioni di Tim (2021). Nel 2022 ha montato il docufilm Over the Rainbow, premiato con il miglior regia a Ifest, e il cortometraggio H2No ha ricevuto una menzione speciale al Premio Roberto Rossellini. Il suo progetto in residenza, “Solo l’amore conta - Pier Paolo Pasolini”, esplora l’assioma vita/ morte attraverso un percorso polifonico: le poesie di Pier Paolo Pasolini dialogano con testi di Bellezza, Merini e Montale, le opere pittoriche di Giovanni Cerri, sezioni di danza contemporanea e le architetture metafisiche di Casarsa e della Roma periferica. Conciatori intende restituire un ritratto evocativo e non agiografico di Pasolini, fondendo cinema, pittura, poesia e movimento in un’unica narrazione sensoriale. Confermata anche la partecipazione al progetto di Alessio Boni. Appuntamento il 14 maggio alle 11.30 a BorgoCinema, per la conferenza pubblica di restituzione, dove gli autori presenteranno alla città e alla stampa il lavoro svolto nelle settimane passate a Gorizia.
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