Verso Go!2025, il dem Moretti: «Da Ziberna più realismo, meno chiacchiere e trionfalismi»

Verso Go!2025, il dem Moretti: «Da Ziberna più realismo, meno chiacchiere e trionfalismi»

LE CRITICHE

Verso Go!2025, il dem Moretti: «Da Ziberna più realismo, meno chiacchiere e trionfalismi»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 29 Ott 2024
Copertina per Verso Go!2025, il dem Moretti: «Da Ziberna più realismo, meno chiacchiere e trionfalismi»

A quasi tre mesi dall’avvio ufficiale dell’evento, il consigliere regionale si esprime su programmi, investimenti cospicui e promesse. Bernardis replica.

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Mancano meno di cento giorni all’avvio ufficiale di GO!2025 e il consigliere regionale del Pd Diego Moretti esprime alcune sue considerazioni critiche sul grande evento parlando di «promesse mancate», atteggiamenti «dalla memoria corta» e di numeri «misteriosi». Tra le perplessità del dem, anche il fatto che alcune iniziative legate alla Capitale della Cultura si svolgeranno a Villa Manin o a Trieste e non a Gorizia.

«Con cantieri aperti e voragini improvvise che si aprono nelle strade della città come in via Diaz, e in via Santa Chiara, sono di qualche giorno fa alcune questioni che, rispetto ai toni trionfalistici di qualche mese fa, dovrebbero cominciare a far riflettere chi governa la Regione e il Comune di Gorizia – sono le parole di Moretti - lascio ogni commento sui 14 milioni di consulenza a favore del direttore del Consorzio turistico tarvisiano dottor Tognoni, ma di fronte all’enorme sforzo messo in campo dalla Regione con 140 milioni di euro e ai 3 milioni stanziati dal Governo Meloni, metto in fila alcuni temi emersi in questi giorni, sui quali l’amministrazione comunale ha taciuto o dormito».

Il capogruppo dem in Regione, punta quindi l’attenzione su ricettività, numeri, grandi eventi, controlli ai confini e investimenti di risorse pubbliche.
«Dopo l’accoglimento della proposta del Pd di incentivare con 20mila euro la possibilità di sistemare le case private per accrescere la ricettività in città e nell’Isontino, il sindaco Ziberna si accorge, finalmente, che per quanto riguarda l’accoglienza e la sistemazione dei turisti la città non basta e ci sarà bisogno del resto della regione – rivendica - speriamo che il tempo sia sufficiente ad incrementare in città i numeri di accoglienza per i turisti».

Ancora, criticando Ziberna e l’ex assessore regionale alla cultura Gibelli che «parlavano di 3 milioni di turisti per il 2025», Moretti definisce le cifre «banali per un territorio piccolo come il nostro». A tal proposito commenta affermando: «Qualche giorno fa, più realisticamente, il sindaco di Nova Gorica Turel si dichiarava soddisfatto se l’evento raggiungerà un milione di persone. Chi avrà ragione: il duo Ziberna - Gibelli, che ovviamente non commenta o Turel? Finora, da Gorizia non giunge nessun commento».

Non sono mancate le critiche sulle sedi che ospiteranno alcuni importanti eventi in calendario come quello del concerto della cantante Alanis Morisette che il 22 giugno 2025, non si esibirà a Gorizia, ma a Villa Manin di Passariano, location di grande livello, già sede di grandi eventi e attrezzata da decenni a questo. «Servivano allora i 2,5 milioni stanziati per attrezzare il Duca d’Aosta per i grandi eventi?» chiede Moretti. A Trieste si terrà – dal 14 novembre al prossimo 4 maggio - la mostra del fotoreporter Steve McCurry, mentre Gorizia da Natale a maggio ’25 sarà sede della Mostra di Andy Warhol ma «della grande mostra sul tesoro di Aquileia si sono perse le tracce mentre, nonostante i milioni di soldi pubblici stanziati, chissà quando il Duca d’Aosta sarà teatro di eventi di rilievo».

Sui controlli ai confini invece, il dem commenta: «Altro che “confine più aperto d’Europa”: alimentare la paura fa consenso, per cui non si torna indietro. Chiederei invece quanti sono i goriziani controllati in questi mesi alla Casa Rossa o a Sant’Andrea...». Infine, esponendosi sull’opera di arte figurativa attraverso l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale ideata da un artista turco di fama mondiale all’interno di Galleria Bombi e dal valore di 3 milioni di euro, Moretti la definisce un’iniziativa «della quale non si conoscono né i costi per realizzarla né quelli per la manutenzione della struttura, né i tempi di realizzazione». «Dal sindaco ci aspetteremmo più realismo, meno chiacchiere e trionfalismi, e che i tanti soldi pubblici messi in campo per GO!25 siano spesi bene e per tempo» conclude Moretti.

Invece, ad essere convinto che «Gorizia rinasce nonostante il pessimismo del Pd», è il consigliere regionale Diego Bernardis di “Fedriga presidente” che replica a quanto affermato dal capogruppo dem.  «Mentre il consigliere regionale Diego Moretti continua a denigrare il lavoro di chi, con impegno e concretezza, ha permesso a Gorizia di riposizionarsi come importante centro culturale e di sviluppo economico del Friuli Venezia Giulia, la città si prepara a un evento storico che la vede protagonista. Moretti, oggi, critica e scredita il nostro lavoro, ma non dimentichiamo che la Sinistra, fin dai tempi della giunta Serracchiani, ha sempre opposto resistenza allo sviluppo di Gorizia e al benessere dei suoi cittadini. Ricordiamo bene i tempi in cui decisero di chiudere la Provincia di Gorizia e il Punto Nascita, lasciando la città a confrontarsi con un'immigrazione incontrollata e tendopoli in pieno centro».

«Il Pd critica l'attuale amministrazione e si mostra contrario a iniziative cruciali come il progetto per il Borgo Castello, finanziato con 20 milioni di euro del Pnrr attraverso il bando Borghi, che restituirà un nuovo e prestigioso volto al cuore della città. Non contenti - prosegue Bernardis - si oppongono anche al rinnovamento di galleria Bombi, un'opera non solo di valore culturale, ma anche un'infrastruttura che unisce due importanti aree della città, rafforzandone la fruibilità e l'attrattiva».

«Quanto ai cantieri - precisa il consigliere di Fedriga Presidente - la Regione aveva già comunicato che non tutti i lavori si sarebbero conclusi entro l'inaugurazione dell'8 febbraio 2025 e che alcuni interventi proseguiranno nel corso dell'anno della Capitale della Cultura. Questa è l'occasione per realizzare opere pubbliche che erano necessarie da tempo, e non solo per il 2025, ma per il futuro della città. Avviare un maxi-piano di rinnovamento significa offrire a Gorizia servizi per uno sviluppo sostenibile e continuativo. Fingere di non
capirlo è strumentale e poco rispettoso per la città e la sua comunità».

«Riguardo al numero di visitatori attesi – risponde ancora il presidente della Quinta Commissione - che siano 1, 2 o 3 milioni, l'affluenza sarà comunque un successo per Gorizia, per il territorio e per la Regione. Se il collega Moretti desidera aumentare questo numero,
collabori piuttosto che polemizzare. Invece di osteggiare, Moretti potrebbe domandarsi cosa abbia fatto il suo partito quando governava per rilanciare quest'area, a parte parole vuote».

«Sulla polemica relativa a Galleria Bombi, è chiaro a tutti che si tratta di un'opera essenziale, non solo per la sua riqualificazione ma per renderla un simbolo culturale cittadino, grazie al supporto della Regione. E sui controlli al confine - conclude Bernardis - questi sono moderati e poco invasivi, necessari a garantire la sicurezza di turisti e visitatori, in un contesto internazionale di tensioni. Visti i rischi legati ai transiti incontrollati, un po' di silenzio rispettoso non guasterebbe».

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