LE VOCI
Versa, si abbassa il livello del torrente Judrio. La popolazione al lavoro e alla ricerca della normalità
Da Brazzano giunto per un sopralluogo anche il presidente della Regione Fedriga, «Il rientro in sicurezza degli abitanti è una priorità». Il richiamo alla cautela e alla comprensione del sindaco Calligaris.
L’odore acre del fango che ha invaso le abitazioni della piccola frazione di 300 anime di Romans d’Isonzo permea ancora in ogni angolo di Versa, messa in ginocchio dalla violenta alluvione tra la notte del 16 e la mattina del 17 novembre scorso. Mobili zuppi ammassati su marciapiedi, auto ammaccate e giardini stravolti raccontano, come un inventario doloroso, la vita degli abitanti spazzata via dalla copiosa piena del torrente Judrio. Questa mattina, appena le acque si sono ritirate, molti di loro sono tornati nelle proprie case, segnate da una netta linea di fango sulle pareti, come un vero e proprio confine amaro tra ciò che c’era prima e ciò che invece resta adesso.
Armati di scope e valigie per recuperare le ultime cose salvabili, questa mattina gli abitanti si sono addentrati nelle abitazioni stravolte e ormai irriconoscibili. In strada non mancavano le lacrime: c’era chi fissava il proprio soggiorno trasformato in un cumulo di detriti e chi cercava di recuperare il libretto di circolazione da un’automobile rovesciata. Poche le parole pronunciate dai versiani.
C’è chi ricorda ancora con terrore il momento dell’esondazione: «Mi sono affacciata alla finestra e ho visto un muro d’acqua invadere la piazza e la mia casa – racconta Tiziana – mia mamma di 98 anni era terrorizzata, avevamo l’acqua fino al collo». Poche ore dopo la signora Tiziana e l’anziana madre sono state tratte in salvo da una finestra della taverna dai soccorsi «per un attimo ho temuto il peggio» ha sottolineato la donna con commozione.
Altri appaiono ancora sotto shock mentre portano fuori ciò che resta della propria cucina: «Non ho ancora realizzato quanto accaduto – spiega un paesano – per fortuna sono venuti in mio soccorso degli amici per aiutarmi a sgomberare il più possibile. La mia preoccupazione in questo momento sono i malviventi che possono entrare a rubare in paese». Fra i tanti c’è anche chi ha potuto vedere soltanto all’alba l’entità dei danni causati dall’alluvione: «Mi sono svegliata come se nulla fosse, senza rendermi conto di nulla – racconta una signora – poi, quella stessa mattina, ho visto quell’enorme specchio d’acqua e, scendendo dal piano superiore, ho capito di aver perso tre auto e metà della mia casa».
Nel frattempo Protezione Civile e i Vigili del Fuoco erano impegnati senza sosta nell’assistere i paesani, aiutandoli a svuotare cantine e garage invasi dall’acqua e dal fango. In loro supporto sono arrivati anche diversi nuclei dei Vigili del Fuoco provenienti da altre regioni d’Italia, richiamati d’urgenza per offrire rinforzi alla popolazione.
Tra i soccorritori era presente anche il sindaco di Romans, Michele Calligaris, che fin da subito ha inquadrato la delicatezza della situazione, comprendendo anche chi, con grande determinazione e stoicità, ha scelto di non abbandonare immediatamente il paese. «È necessario capire le persone», ribadisce il primo cittadino, raccontando di come alcuni abbiano deciso di rimanere, durante la notte, nelle proprie abitazioni di Versa. Calligaris, vestito con l’uniforme della Protezione civile, sottolinea come «questa sia una fase molto delicata, in cui bisogna essere cauti ma anche comprensivi».
«Qui ci sono persone che hanno perso pezzi della loro vita e questo dobbiamo tenerlo in considerazione per l'impegno che, come istituzioni, dobbiamo metterci». Queste invece le parole del governatore Massimiliano Fedriga, che ha compiuto un sopralluogo nelle zone colpite dal maltempo di domenica notte - Versa e Brazzano - assieme all'assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi e al ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.
«La cosa che voglio sottolineare - ha aggiunto il massimo esponente della Giunta regionale - è che, sia a Versa sia e Cormons, abbiamo visto di che pasta è fatta la gente di questa regione: si è rimboccata le maniche ed è intervenuta immediatamente». Come ha affermato il presidente di Regione, l'obiettivo è far entrare le persone nelle proprie abitazioni il prima possibile. «Domani aumenteremo le squadre e avremo ulteriori supporti da altre regioni, così da procedere prima alla pulizia delle case private e poi delle aree pubbliche - prosegue Fedriga - garantendo ovviamente la sicurezza necessaria per permettere il rientro». «Stiamo lavorando insieme al Corpo dei vigili del fuoco - ha concluso - per garantire tutto questo e ridurre al massimo i tempi».
«Essere venuto fisicamente nei luoghi colpiti è un dovere fondamentale perché fa sentire la presenza delle Istituzioni a chi è in difficoltà - sono le parole dell'esponente del Governo Meloni, Ciriani - quello che mi ha stupito e che non cessa di stupirmi ed emozionarmi è che queste persone dopo neanche 24 ore da un evento alluvionale senza precedenti hanno già ripulito tutto lavorando in mezzo a case invase dal fango, il governo è con loro e farà di tutto per aiutarli e sostenerli».
Foto di Enrico Valentinis
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