Vermegliano, al via la 51esima Sagra de la Cesa: «Una bella signora che non invecchia»

Vermegliano, al via la 51esima Sagra de la Cesa: «Una bella signora che non invecchia»

L'INAUGURAZIONE

Vermegliano, al via la 51esima Sagra de la Cesa: «Una bella signora che non invecchia»

Di Federico De Giovannini • Pubblicato il 31 Mag 2025
Copertina per Vermegliano, al via la 51esima Sagra de la Cesa: «Una bella signora che non invecchia»

Cominciata la nuova edizione, con quattordici mostre tra fotografia, mosaico e artigianato locale. «Tradizione, entusiasmo e convivialità» gli ‘ingredienti principali’ secondo monsignor Sudoso.

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Compie 51 anni e torna puntuale ad animare per tre fine settimana di fila il piazzale di via Garibaldi, dietro a Santo Stefano maggiore: è cominciata stasera, alle ore 18, la tradizionale Sagra de La Cesa di VermeglianoAd inaugurarla con il taglio del nastro il sindaco di Ronchi dei Legionari, Mauro Benvenuto, assieme a monsignor Ignazio Sudoso e al coordinatore Alessandro Sartore. Folta la presenza degli esponenti del Comune: presenti al momento anche Enrico Papais, vicesindaco, i due assessori Gianpaolo Martinelli e Monica Carta e diversi alti consiglieri comunali.

Nella più ampia delle quattro sale sottostanti la chiesa, che anche quest’anno ospitano diverse mostre di artisti e artigiani del territorio per tutta la durata della festa, ha preso la parola Sartore, ricordando la nascita della sagra poco dopo la consacrazione di Santo Stefano, la sua crescita nel tempo e l’importanza che detiene come «momento di condivisione con tutto il mandamento».

«Una bella signora di 51 anni che rimane tale senza bisogno di lifting, affidandosi a tradizione, entusiasmo e convivialità delle persone»: con questa pittoresca immagine l’ha invece presentata Monsignor Sudoso, aggiungendo poi come essa rimanga «fra le ultime occasioni di incontro reale e non virtuale tra persone, nel segno dello stare assieme e condividere un pasto, due cose che rientrano fra ciò che l’essere umano ricerca per stare bene». Il tutto con un occhio di riguardo anche «alla cultura e alla cura del bello», rappresentate dalle annuali mostre, a ogni edizione caratterizzate da nuovi temi.

Concorde sul «valore predominante dello stare insieme e della socialità» anche il sindaco Benvenuto, che ha espresso la sua stima e gratitudine per il lavoro dei volontari, ricordando infine che «diversi fra i piatti serviti alla Sagra – fra cui gnocchi e dolci – sono preparati in loco, proprio qui». Spazio, poi, alla presentazione delle tredici esposizioni: volti, figure sacre e animali convivono nei “Pensieri in tessere” della mosaicista Federica Boschin, Antonino Falletti porta la sua arte sacra di “Siamo tutti nella stessa barca”; poi, una raccolta dei lavori di Paolo Pizzin e le case di bambola artistiche realizzate da Maura Giordani, contenitori di storie e di piccoli universi da esplorare. Al centro della sala grande, invece, i lavori a carattere più artigianale, tra le peculiari ceramiche di Sandra Olivieri e le lampade colorate di legno e resina di Cristian Ceccone con le sue “Trasparenze”.

Nelle sale adiacenti sono visitabili invece il “tripudio di forme e colori” delle conchiglie tropicali collezionate dal Museo Carsico, Geologico e Paleontologico di Monfalcone, l’”Atelier Barbie” di Giuliana Puntin e gli scatti realizzati dal Fotoclub di Lucinico nei due progetti “Magica Camargue” e “Lei”: il primo ritrae fauna e paesaggi della Camargue, terra rimasta ancorata al suo fascino selvaggio e alle tradizioni, mentre nel secondo – incentrato sul tema della violenza femminile - vengono raffigurati in bianco e nero scene forti di conflitto, prevaricazione e incomunicabilità. Coronano l’insieme di mostre i lavori lignei di Zarino Valeri con la sua “Passione per il traforo”, “Filo e fantasia” di Deni Zunta, le composizioni floreali di Natalina Petarin e le esperienze tattili preparate dalla sezione di Gorizia dell’Unione Ciechi e Ipovedenti.

All’esterno, palco e chioschi con cibo, bevande e la tradizionale pesca di beneficenza accolgono i primi avventori. La 51sima Sagra de la Cesa si svolgerà questo fine settimana e nei due seguenti, ovvero il 6-8 giugno e il 13-15 giugno; domani, domenica primo giugno, cucine e chioschi saranno aperti anche a ora di pranzo, dopo la messa, dalle 10 alle 14. Fra gli eventi in programma i concerti della “Livio e Francesco Band” e della “René Live Band” e lo spettacolo musicale curato da “I tubi innocenti”.

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