Vermegliano, la 'Festa del Ciao' inaugura l’anno dell’Azione Cattolica dei Ragazzi. Focus sul cyberbullismo per le famiglie

Vermegliano, la 'Festa del Ciao' inaugura l’anno dell’Azione Cattolica dei Ragazzi. Focus sul cyberbullismo per le famiglie

LA GIORNATA

Vermegliano, la 'Festa del Ciao' inaugura l’anno dell’Azione Cattolica dei Ragazzi. Focus sul cyberbullismo per le famiglie

Di REDAZIONE • Pubblicato il 27 Ott 2025
Copertina per Vermegliano, la 'Festa del Ciao' inaugura l’anno dell’Azione Cattolica dei Ragazzi. Focus sul cyberbullismo per le famiglie

Sabato 25 ottobre i bambini hanno esplorato il tema ‘C’è spazio per te’, mentre i genitori hanno partecipato a un incontro sul cyberbullismo con Dora Tubaro. La giornata ha ricordato Leda Bevilacqua, simbolo di fede e coraggio.

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Si è conclusa, sabato 25 ottobre, la “Festa del Ciao” a Vermegliano che da sempre rappresenta l’inizio ufficiale delle attività dell’Azione Cattolica dei Ragazzi (ACR). Si tratta di un appuntamento molto atteso da bambini, ragazzi che, come ogni anno, si ritrovano per celebrare insieme il nuovo cammino associativo.

Quest’anno la festa è stata ospitata a Ronchi dei Legionari nella Parrocchia di Santo Stefano a Vermegliano. Il tema, quello di quest’anno è ricco di suggestione, il titolo “C’è spazio per te” nell’astronave. Non una sfida tra Jedi e Sith, ma un viaggio metaforico, insieme, nell’astronave, dove ciascuno ha un posto, con le sue differenze, verso l’incontro con Dio, guidato dalla luce della Fede.

I ragazzi quest’anno attraverso un percorso a stand animati dagli educatori Acr hanno vissuto l’esperienza degli astronauti immaginando di essere a bordo di una stazione spaziale, sospesi tra le stelle, con attorno un universo immenso, pieno di pianeti misteriosi e possibilità da esplorare. La festa ha ricordato ai ragazzi che la conoscenza non ha confini e che l’avventura non finisce mai.

La Festa del Ciao rappresenta per l’azione cattolica dei ragazzi un momento di condivisione, di amicizia e spirito comunitario che, come ogni anno, mira a far sentire ciascuno protagonista dentro un anno ricco di esperienze formative e divertenti.

Durante la festa diocesana l’Azione Cattolica ha voluto ricordare Leda Bevilacqua con la Santa Messa, una figura luminosa che nella storia della vita associativa ha lascia un segno profondo e una scia con il suo esempio e la sua testimonianza. Nata nel rione ronchese di Vermegliano il 10 settembre 1922, Leda aveva fatto parte di quella che all’epoca era la Gioventù Femminile di Azione Cattolica, divenendone anche propagandista.

Leda visse la sua vita seguendo i principi dell’Azione Cattolica, basati su Eucarestia, apostolato ed eroismo, coltivando sobrietà, fede e generosità. La sua fortezza interiore nasceva dall’amore per Gesù e dalla pratica quotidiana della comunione, che considerava essenziale. Anche nel lavoro e nella vita quotidiana dimostrò sincerità, disponibilità e spirito caritativo. Deportata nel 1944 ad Auschwitz e poi a Ravensbrück, mantenne il perdono e la fiducia in Dio fino alla morte, avvenuta il 28 febbraio 1945. La sua vita, vissuta nel dolore e nel silenzio, resta oggi un esempio di fede e forza morale.

Uno spazio, sempre sabato 25 ottobre, è stato dedicato anche ai genitori con un intervento su un tema di grande attualità, il cyberbullismo. L’incontro è stato tenuto da Dora Tubaro, operatrice della Associazione Media Educazione Comunità, un’associazione di Promozione Sociale formata da educatori, formatori, giornalisti, esperti di media digitali, tecnici nel campo della comunicazione che si è costituita per promuovere percorsi di consapevolezza critica sui media.

Dora Tubaro, nel suo intervento, ha illustrato il cyberbullismo come forma di violenza psicologica che avviene tramite social, app di messaggistica, e-mail e giochi online, includendo insulti, minacce, esclusione sociale e diffusione di contenuti imbarazzanti, fino a reati come il furto d’identità. Ha spiegato il quadro normativo con la legge n. 71/2017 sul cyberbullismo e la legge n. 70/2024 che estende le misure anche al bullismo tradizionale, coinvolgendo scuole, famiglie e comunità. 

Ma cosa possono fare i Genitori? Fondamentale è mantenere un dialogo aperto con i figli, parlando con loro dell’uso responsabile della rete e supervisionando le attività online senza violarne la privacy. È altrettanto importante educarli al rispetto, insegnando l’empatia e l’importanza di comportarsi correttamente nel mondo digitale.

Prevenire il cyberbullismo richiede un impegno collettivo di famiglie, scuole e istituzioni. Educare i ragazzi alla cittadinanza digitale e garantire supporto alle vittime sono passi fondamentali per un ambiente online più sicuro. L’approfondimento con i genitori proseguirà durante l’anno associativo con alcuni incontri territoriali rivolti ai ragazzi ed alle famiglie.

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