IL SOSTEGNO
Velo nelle scuole, la Lega e FdI accelerano: «Serve una legge contro l'Islam radicale»

Le eurodeputate Cisint, Sardone e Ceccardi sostengono la proposta di legge contro ogni tipo di velo negli istituti scolastici. Cisint: «Uno strumento di oppressione».
«Velo islamico, bene che FDI appoggi la nostra battaglia contro la radicalizzazione e la sottomissione della donna. Per noi, da vietare qualsiasi velo nelle scuole, non solo quello integrale». Queste le parole delle eurodeputate Anna Maria Cisint, Silvia Sardone e Susanna Ceccardi in merito alla recente proposta di legge firmata da Fratelli d’Italia, un testo presentato in Parlamento dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, insieme ai deputati Kelany, Bignami e Filini. Un’iniziativa ben accolta nelle scorse ore anche dal consigliere comunale di Fdi, Luis Resuli.
«Bene che anche gli alleati di Fratelli d'Italia appoggino la nostra battaglia contro la radicalizzazione e la sottomissione delle donne - sottolinea Cisint - allora basti che si calendarizzi e si voti al più presto la nostra proposta di legge di modifica della legge 152/1975, a prima firma Iezzi, per vietare la copertura integrale del volto nei luoghi pubblici».
Un provvedimento da tempo all’esame del Parlamento, sostenuto dalla Lega, propone il divieto del velo islamico, in qualsiasi sua forma, all’interno delle scuole. Secondo i partiti, il velo non rappresenterebbe una scelta consapevole per bambine e adolescenti, ma sarebbe considerato uno strumento di oppressione nei confronti della figura femminile. La proposta viene presentata come una misura volta a tutelare legalità e dignità, venendo indicata come un primo passo per contrastare la diffusione dell'islam radicale in Italia e delle norme che, secondo i proponenti, sarebbero in contrasto con l'ordinamento giuridico italiano e con i principi di uguaglianza, in particolare per quanto riguarda la condizione della donna.
«Sarà poi immediatamente necessario portare avanti una norma, in assenza dell'Intesa, per regolamentare la proliferazione delle moschee irregolari - conclude Cisint - dobbiamo reagire ora, con norme chiare, per impedire che l'islamismo radicale si impadronisca del nostro futuro e cancelli la nostra identità».
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