LA NOTA
Velo nei luoghi pubblici, dalla Lega Fvg una proposta di legge «per una soluzione nazionale»

Il capogruppo leghista Antonio Calligaris promuove una norma per vietare il niqāb, «tutela della sicurezza e delle donne adulte o minorenni che siano».
«Il 4 febbraio la nostra regione sale alla ribalta delle cronache per un problema di niqāb in una scuola monfalconese. Il 18 marzo la Regione Friuli Venezia Giulia potrà approvare una proposta di legge nazionale e risolvere un vulnus giuridico nato nel 2004 che permette ad alcune comunità di imporre alle donne il velo integrale sul territorio italiano».
Così, in una nota, Antonio Calligaris, capogruppo di Lega Fvg e primo firmatario della norma che, se approvata, sarà inviata al Parlamento come fosse proposta da un parlamentare. Il capogruppo evidenzia che sono «tutte le strumentali le chiacchiere e l'aria fritta sentita dalle opposizioni, oggi, in aula».
«Abbiamo voluto scrivere una proposta di legge che nasce da una esigenza del nostro territorio, ma che può diventare la soluzione a un problema che, presto, toccherà tutta Italia» spiega ancora Calligaris che sottolinea poi «la totale ambiguità nelle dichiarazioni dei commissari di minoranza del Pd e Patto che non
hanno saputo esprimere una posizione chiara in materia».
«La posizione del Gruppo Lega è chiara: in Italia, nei luoghi pubblici, si sta solo a volto scoperto. Questo per esigenze di sicurezza e per la tutela dei diritti delle donne e delle persone – conclude il consigliere regionale - le proposte di tavoli di confronto e di ascolto con le comunità islamiche rivolte dall'opposizione non possono servire per mercanteggiare al ribasso i diritti delle donne, anche minorenni».
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