Poi Fogliano e Grado
Vaccinati 52 utenti della casa di riposo di Ronchi dei Legionari, solo in tre si sono rifiutati

Prosegue l'iter di vaccinazione degli ospiti delle Case di Riposo del mandamento monfalconese. Dopo i primi 52 ospiti di Ronchi oggi spazio a Fogliano e domani a Grado.
La novantanovenne Maria Tomat è stata la prima vaccinata contro il Covid 19 della Casa di Riposo “Corradini” di Ronchi dei Legionari. Oggi, di fatto, il Dipartimento di Prevenzione e il Distretto Sanitario del Basso Isontino hanno provveduto alla vaccinazione di 52 dei 60 ospiti totali della Residenza Protetta. Degli otto mancanti per cinque si è in attesa della decisione del giudice tutelare, tre invece hanno rifiutato.
A presenziare il direttore di Asugi, Antonio Poggiana, la dottoressa Tiziana Spessot, referente del personale del comparto delle professioni sanitarie e del personale di supporto per tutta l’area isontina, la dottoressa Ariella Breda, capo dipartimento dell’area di prevenzione isontina, il dottor Carlo De Vuono, direttore del Distretto Basso Isontino, il dottor Daniele Pittioni, direttore della Direzione medica ospedaliera di Gorizia-Monfalcone, la dottoressa Sara Angelini, responsabile dei servizi infermieristici per il comune di Ronchi e il dottor Paolo Frittitta, responsabile infermieristico del Distretto Basso Isontino. Per il comune il sindaco, Livio Vecchiet, assieme all'assessore alle politiche sociali Gianpaolo Martinelli e al consigliere comunale Renato Chittaro.
In programma anche la vaccinazione del personale interno alla Residenza Protetta, attualmente Covid Free. Nel pomeriggio il distretto ha provveduto alla vaccinazione anche degli ospiti della Residenza Protetta di Fogliano quindi, nei prossimi giorni, anche Grado. Ieri, invece, è proseguita la vaccinazione del blocco 2 della Residenza Protetta di Monfalcone nella quale permangono ancora tre utenti positivi.
Nel frattempo, per le residenze protette di Ronchi dei Legionari, “Corradini”, e San Canzian d’Isonzo, “Argo”, vi è la novità dell’aggiudicazione anche per i prossimi quattro anni del bando di gestione in formato “Global Service” alla Kcs. Si tratta di un bando da due milioni e mezzo di euro all’anno per un quadriennio. La Kcs opera dal 2008 nelle due case di riposo e può vantare ben 90 dipendenti.

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